Un itinerario suggestivo alla scoperta di una terra straordinaria ricolma di bellezze artistiche e architettoniche, da scoprire con gite in battello e percorsi ciclo naturalistici

Riviera del Brenta e Terra dei Tiepolo, due territori contigui che si trovano alle porte di Venezia. Una lingua di terra che da Venezia arriva, da una parte, a lambire la provincia di Padova e dall’altra si spinge fino a Treviso e che già dal  nome ricorda il forte legame con i Tiepolo (soprattutto Giandomenico ma anche con suo padre Giambattista) o, per meglio dire, con la “premiata ditta Tiepolo”, come l’ha felicemente definita il critico d’arte veneziano Marcello Colusso.

Qui è un continuo intreccio tra Terra ed Acqua.  L’acqua, ovviamente, è quella della Laguna di Venezia e del Brenta e la Terra è il paesaggio agricolo, la fertile campagna, i parchi ed i campi coltivati che si distendono a “perdita d’occhio verso l’orizzonte sconfinato della Val Padana.  Infatti la Riviera del Brenta, da sempre considerata dai veneziani quasi un prolungamento del Canal Grande (era di uso comune dire  “la Brenta quasi borgo de Venezia”) era un tempo uno dei granai della Serenissima. Le oltre 60 ville (in origine erano un centinaio), disseminate per l’intero territorio, erano all’epoca della Repubblica del Leone alato, aziende agricole, con campi coltivati, broli, frutteti, vigneti, agrumeti, gelsi per bachi da seta, rivi e canali. Il fronte importante era sul fiume, quello agricolo sul retro e di lato, le famose barchesse, all’inizio ricoveri d’attrezzi.  Oggi le ville rappresentano un eccezionale bene culturale, un patrimonio di architettura, storia e arte che, nel nome magico di Venezia, nobilita l’intera area e la rendono sfarzosa ed affascinante.

Gita sul Brenta a bordo del Burchiellino

In battello sul Brenta: un fiume di ville da Mira a Stra

La Riviera del Brenta si estende lungo le rive del Naviglio del Brenta ed è l’antico alveo naturale del fiume Brenta: si dirama da quest’ultimo all’altezza di Stra e, scorrendo sostanzialmente da ovest a est, sfocia a Fusina nella laguna di Venezia. Il modo migliore per scoprirla è in battello, con bici al seguito.

Nel lento procedere della barca, tra ponti girevoli, azionabili manualmente e chiuse, qui chiamate conche di impronta “leonardesca”, in quanto costruite con il meccanismo progettato da Leonardo da Vinci per compensar e superare i vari dislivelli acquei presenti in vari punti del fiume, si viene rapiti da angoli e scorci pittoreschi che appaiono all’improvviso e che stupirono personaggi del calibro di Goldoni, Byron, Goethe, D’Annunzio e Casanova. Sulle due sponde del fiume è un susseguirsi di ville maestose con grandi giardini e di splendidi palazzi, che meriterebbero di essere visitati con calma per assaporarne appieno la bellezza. Progettate ed affrescate da maestri dell’arte italiana erano le dimore di campagna dei nobili veneziani che arrivavano dalla Serenissima via fiume con una imbarcazione (il Burchiello) trainata dalle rive da uomini, buoi o cavalli (le merci invece erano trasportate da battelli  chiamati Burci) in quanto spesso le loro ville erano prospicienti al Brenta.

Il viaggio può iniziare da Malcontenta, una località vicino a Mira  dove si trova la elegante Villa Foscari detta “La Malcontenta” l’unica della Riviera progettata da Andrea Palladio, con le pareti interne interamente affrescate da Giambattista Franco e Giovanni Battista Zelotti. Di proprietà del conte Antonio Foscari è stata segnalata nel 1994 dall’Unesco come Patrimonio  dell’Umanità.

Dopo un’ora e mezza di lenta e piacevole navigazione a bordo del Burchiello, si arriva a Villa Contarini dei Leoni. Collocata sulla Riviera Silvio Trentin, dista pochi metri dalla Chiesa di San Nicolò. Al nome iniziale di  Villa Contarini si è oggi aggiunto l’appellativo “dei Leoni” grazie ai due leoni posti ai lati della scalinata centrale d’entrata realizzata nel XIX secolo. Ora la villa è di proprietà del Comune di Mira. Il parco originariamente molto esteso e famoso per le sue piante ed essenze rare, oggi è adibito a parco pubblico. La barchessa è stata restaurata ed oggi è diventata il teatro comunale di Mira.

Alcune nobildonne venete in costume tradizionale

Ultima tappa Stra per visitare l’imponente Villa Pisani, detta anche “La Nazionale”. Occupa un’intera ansa del Naviglio e si caratterizza per uno straordinario parco interno e per le sale affrescate da Giambattista Tiepolo e da Jacopo Guarana. Il parco della Villa, che richiama quello della Reggia di Versailles, è stato insignito del premio “Il Parco più bello d’Italia 2008”. Camminando per i sentieri interni è facile incantarsi per le scenografiche viste, le originali architetture, le serre ed il famoso labirinto progettato dall’architetto padovano Girolamo Frigimelica de’ Roberti. In epoca napoleonica è stato aggiunto il boschetto inglese a ovest del parco.

Sempre a Stra, a pochi passi da Villa Pisani, merita una tappa l’interessante Villa Foscarini Rossi. Dopo accurati restauri l’intero complesso, Foresteria e Casa padronale, è stato aperto al pubblico, con l’intento di renderlo vivo cosi come era stato pensato e voluto dai nobili Foscarini. La Foresteria, con l’elegante Salone degli Affreschi, ospita convegni, meeting, ricevimenti, concerti ed esposizioni mentre le sale della Villa sono diventati la sede del bel Museo della Calzatura che raccoglie una collezione di oltre 1500 modelli di calzature femminili di lusso, prodotte dal Calzaturificio Rossimoda negli oltre settant’anni di attività, frutto delle sue collaborazioni con famosi stilisti tra i quali Dior, Yves Saint Laurent, Fendi, Givenchy, Ungaro, Porsche e Pucci.  

In bici alla scoperta della riviera del Brenta

In bicicletta da Mirano ad Oriago

Per andare alla scoperta di questa terra ricca di posti insoliti ed affascinanti si può tranquillamente utilizzare la bicicletta, un mezzo al tempo stesso salutare, ecologico, silenzioso e veloce. Anzi il modo migliore è sicuramente quello di abbinare percorsi in battello ed in bici. Mentre si pedala, tranquillamente, immersi nei colori e nei profumi della campagna e dell’erba fresca ed in un silenzio “assordante” interrotto solo dallo starnazzare delle anatre e dal frinire delle cicale si assapora il lento scorrere dell’acqua  ed il panorama circostante che ha i suoi must nelle ville maestose contornate da incantevoli giardini ricche di storia e cultura che si estendono e si intrecciano lungo le rive del Naviglio del Brenta fino a Venezia. Quasi tutti i luoghi più interessanti sono facilmente raggiungibili, senza fatica, con brevi percorsi cicloturistici. In sella alla propria “dueruote” diventa facile ritrovare il piacere della scoperta dei tanti tesori disseminati in  un paesaggio rurale di grande bellezza.

Mirano. Ville Morosini e Belvedere

Ad esempio a Mirano, cittadina conosciuta anche come “Giardino di Venezia” grazie alla bellezza della sua natura,  spiccano le Ville Morosini Monico detta XXV Aprile e Belvedere, unite da un ponticello in legno e raccolte attorno ai grandi parchi. Di fronte a Villa Belvedere c’è il Castelletto con annesse Grotte del Belvedere, una costruzione dell’800, oggi resa accessibile grazie da un profondo restauro.  Sul fiume Muson, nel parco di Villa Belvedere, si trova anche il Molino di Sotto, esempio di archeologia industriale che ha funzionato fino all’immediato dopoguerra.

Recuperata la bici si può arrivare nel centro di Mirano per visitare il Duomo dedicato a San Michele Arcangelo. All’interno, di grande pregio il maestoso Altare maggiore, il soffitto affrescato da Giovanni De Min che rappresenta il Giudizio Universale e la magnifica Pala di Gianbattista Tiepolo dedicata a Sant’Antonio, nel momento in cui compie il miracolo del piede amputato, che si trova nel primo altare  a destra della navata. Bello anche il campanile settecentesco, staccato dalla chiesa, elegante ed armonioso con base in pietra d’Istria e mattoni che dall’alto dei suoi 58 metri è da tempo immemore testimone di tutti gli eventi  della bella Mirano.

Basta riprendere la “bici”, ed in pochi minuti si arriva a Martellago dove si incontra Villa Priuli Grimani Morosini, detta Ca’ della Nave, immersa in uno fra i più ampi e notevoli parchi secolari del Veneto. Il nome, Ca’ della Nave, le deriva da un affresco sulla facciata raffigurante una galea veneziana. Sul terreno retrostante c’è il rinomato Golf Club Ca’ della Nave, unico in tutto il Miranese.  

Si può poi proseguire fino alla grande Villa Farsetti a Santa Maria di Sala e da qui arrivare ad Oriago dove si trova la deliziosa Villa Allegri Von Ghega, classico palazzo veneziano in terraferma con il grande parco strutturato all’italiana attualmente ancora abitato dai proprietari.

Rimangono da visitare anche alcuni castelli come quello dei  Tempesta a Noale, testimonianza di un Veneto medievale divenuto preziosa reliquia architettonica, e quello di Stigliano costruito dai padovani nel XV secolo. Oggi questi edifici, un tempo dimore di famiglie potenti, fanno parte del patrimonio culturale pubblico. E sono diventati scrigni di memoria, conservati con cura, da condividere con chi si avvicina discreto e rispettoso. Perché questo è un territorio da vivere intensamente, giorno per giorno, emozione per emozione …….e con grande rispetto.

Ulteriori Info: www.larivieradelbrenta.it e www. terradeitiepolo.com