Roseau, Dominica (Shutterstock.com)

Nella nuova classifica stilata dalla prestigiosa guida turistica al terzo posto per la sezione Relax si piazza l’isola dei Caraibi

È stata pubblicata a fine anno l’attesissima guida “Best in travel 2023” realizzata dalla casa editrice Lonely Planet, che da quasi 20 anni seleziona le destinazioni di viaggio migliori, in base ai consigli e alle indicazioni di chi ci vive. Per aiutare i lettori a orientarsi meglio, le mete, in tutto 30, quest’anno sono state suddivise in cinque sezioni: Sapori, Itinerari, Relax, Connessioni e Scoperte. Per la sezione Relax, al terzo posto si piazza un’isola dei Caraibi, la Dominica.

Dominica

Dominica si presenta come una destinazione non turistica, ma molto apprezzata dai viaggiatori, infatti è l’ideale per i subacquei, gli escursionisti e i naturalisti. Secondo la guida “Best in travel”, «l’interesse dell’isola è legato alle attività che si possono praticare che la rendono una destinazione adatta a chi cerca nelle vacanze un’occasione per fare sport. Soprannominata l’Isola della Natura dei Caraibi, Dominica ha un entroterra meraviglioso con foreste pluviali, laghi, sorgenti termali e più di 200 fiumi, molti dei quali formano cascate sulle alte e impervie pareti rocciose lungo le strade che portano al mare.

Il solo modo per esplorare questo territorio selvaggio è armarsi di scarponi da montagna e avere un solido allenamento per le escursioni. Infatti, sull’isola si incontrano le più alte montagne dei Caraibi Orientali, il cui picco più alto, il Morne Diablotin, raggiunge la non indifferente altitudine di 1447 metri, tenendo presente che l’isola misura solo 47 km di lunghezza e 26 km di larghezza. Oltre il suo splendido entroterra, sull’isola si trova un’interessante fusione di culture, con tradizioni britanniche, francesi e indigene. Dominica accoglie inoltre, la più grande comunità di indiani caribi dei Caraibi Orientali».

Secondo Lonely Planet, i periodi migliori per visitare la Giamaica sono da febbraio a giugno, «i mesi più asciutti dell’anno ma sono anche quelli più affollati. In Dominica i festeggiamenti per il Carnevale durano due settimane e si tengono subito prima del Mercoledì delle Ceneri».

Da luglio a ottobre invece, «c’è la stagione delle piogge, che coincide con la stagione degli uragani, con picchi in agosto e settembre». A novembre, Roseau ospita il World Creole Music Festival. Nella settimana che termina con la festa dell’Independence Day (3 novembre), o Creole Day, si può assistere alle vivacissime celebrazioni delle tradizioni locali.

Cosa a vedere

Lonely Planet suggerisce di visitare Roseau, che situata sulla costa sud­-occidentale e sulle sponde del Roseau River, «è la piccola, rumorosa, caotica e animatissima capitale di Dominica. Durante il giorno la musica reggae risuona dappertutto, mentre la sera la cittadina è vuota e silenziosa. Lungo le vie di Roseau sorgono edifici in pietra e legno, in condizioni che vanno dal trascurato all’elegante. Osservando con maggiore attenzione scoprirete elementi architettonici francesi, inglesi e spagnoli nei porticati, negli abbaini, nelle imposte che riparano dagli uragani e nelle verande.

Roseau si visita bene a piedi, soprattutto perché molti dei punti di interesse turistico sono concentrati attorno al molo delle navi da crociera lungo Dame Eugenia Charles Blvd (noto anche come Bayfront). La zona più antica è il French Quarter, a sud dell’animata King George V St. Poco a sud del centro, lungo la strada costiera si trovano i “sobborghi” di Newtown, Citronier e Castle Comfort. Soprattutto in quest’ultimo sono presenti diversi centri per le immersioni e lodge per sub».

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