
Quali sono le proprietà del tribulus? Scopriamole tutte, insieme agli usi e alle controindicazioni da tenere bene a mente.
Appartenente alla famiglia delle Zygophyllaceae, il tribulus terrestris è una pianta che presenta un portamento erbaceo, con steli ricoperti di spine, foglie piccole e fiori gialli. Originaria dell’Europa, dell’India e dell’Australia, cresce soprattutto sui terreni sassosi con clima caldo. Conosciuta anche come tribolo o tribolo terrestre, è utilizzata da tempo immemore nella medicina tradizionale cinese e indiana e vanta proprietà importanti. E’ diuretica, afrodisiaca, antiurolitica, immunomodulante, antidiabetica, ipolipidemica, ipotensiva, cardiotonica, stimolante del sistema nervoso centrale, epatoprotettiva, antinfiammatoria, analgesica, antispasmodica, antitumorale, antibatterica e antielmintica.
Ricco di flavonoidi, glicosidi flavonolici, saponine steroidee e alcaloidi, il tribulus è indicato per contrastare diverse problematiche. E’ consigliato per combattere infezioni, supportare il sistema immunitario, controllare la pressione e i livelli di colesterolo, trigliceridi e zuccheri nel sangue. Non solo, è in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo due e di malattie cardiovascolari. Infine, migliora la funzionalità di reni, fegato e cuore e combatte i disturbi legati alla sfera sessuale sia femminile che maschile. E’ bene sottolineare che le virtù afrodisiache non sono state ancora confermate in toto dalla ricerca scientifica.

Tribulus: usi e controindicazioni
Il tribulus si trova in commercio sotto forma di integratore. Solitamente, si assume durante i pasti, ma per la posologia e la durata del trattamento è necessario fare fede alle indicazioni dell’erborista o del farmacista di fiducia. La somministrazione, infatti, potrebbe variare in base alla problematica che si deve combattere.
Sul versante delle controindicazioni, il tribulus è ben tollerato. In ogni modo, è sconsigliato il consumo in gravidanza e allattamento, se si segue una terapia farmacologica e in presenza di determinate patologie. Pertanto, prima di iniziare la cura è preferibile chiedere il parere del proprio medico curante.