Panorama di Piazza Castello e della Mole Antonelliana. Credits: Turismo Torino e Provincia

Il capoluogo piemontese è ricolmo di palazzi straordinari, musei di fama mondiale e tesori inestimabili. I Savoia hanno lasciato segni indelebili del loro passaggio che si colgono passeggiando per strade e piazze del centro. Interessante proposta vacanza, valida anche per l’anno prossimo: paghi una notte e ne soggiorni tre.

Palazzo Reale di Torino: una delle Sale da pranzo dei Savoia

Nel 1878  Mark Twain, il celebre autore delle “Avventure di Tom Sawyer”, nel corso di un viaggio in Europa, soggiornò per qualche giorno a Torino. Fu amore a prima vista tanto da riservargli parole bellissime. Rimase colpito dalle “case enormi e ben fatte”, dalle “vie straordinariamente ampie”, dalle “prodigiose piazze lastricate”, dai marciapiedi  “larghi quasi come le vie ordinarie in Europa, e sono coperti da un doppio portico retto da colonne e grossi pilastri di pietra. Uno cammina dall’una all’altra di queste spaziose vie sempre al riparo, e tutto il suo tragitto è fiancheggiato dai negozi più graziosi e dai ristoranti più invitanti”.

Rimase anche impressionato dall’armonia della Galleria Subalpinaluccicante di negozi attraenti” e“lastricata di marmi di delicata tonalità, che combinati tra loro, disegnano motivi graziosi”. Alla sera, sono sempre parole di Twain, quando è “popolato da una moltitudine di gente che vuole divertirsi che va a zonzo, che chiacchiera, che ride, è uno spettacolo degno di essere visto”.

Torino è effettivamente una città straordinaria, che merita di essere visitata con calma,  per coglierne appieno spirito e bellezza. Dolcemente appoggiata ai primi contrafforti alpini ed abbracciata dal sinuoso scorrere del Po, è riuscita a caratterizzarsi come una metropoli dalla forte vocazione turistica e culturale e, dal 2006 si colloca nella parte alta della speciale classifica delle città italiane più visitate subito dopo Roma, Venezia, Firenze e Milano.

Qui  convivono, in perfetto equilibrio, la razionale urbanistica di epoca romana, il misurato sfarzo del barocco piemontese e l’originalità dell’architettura moderna e contemporanea. Uno dei suoi tanti must è rappresentato dai 18 chilometri di strade porticate, di cui 12 continuative, che permettono  spostarsi da una parte all’altra della città e raggiungere i monumenti più interessanti al riparo da eventuali intemperie. Il capoluogo piemontese è abbastanza facile da girare ed anche con pochi giorni a disposizione si riesce a visitarlo con calma e, nel contempo, degustare  alcuni dei piatti tipici della sua interessante cucina.

Residenze Reali: dal 1997 Patrimonio Mondiale Unesco

Il centro è ricolmo di piazze eleganti, su cui si affacciano palazzi maestosi, progettati da architetti del calibro di Juvarra e Guarini. Solo nel centro storico vi sono ben sei Residenze Reali, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, alcune delle quali custodi di prestigiosi musei: Palazzo Reale e Palazzo Chiablese, che fanno parte del polo dei Musei Reali, Palazzo Carignano, Palazzo Madama (un unicum nel suo stile barocco e medievale), Villa della Regina e il Castello del Valentino.

Il Palazzo Reale di Torino

Piazza Castello è da sempre il cuore storico di Torino ed il punto di partenza ideale per visitarlo. Qui si trovano il Palazzo Reale ed il complesso dei Musei Reali (www.museireali.beniculturali.it), con i giardini e la splendida Cappella della Sacra Sindone opera di Guarino Guarini, Anche con poco tempo a disposizione non può mancare una visita agli Appartamenti Reali, un susseguirsi di saloni lussuosi con la luccicante stanza del trono, le sale da pranzo e da ballo e le camere da letto di impareggiabile bellezza tappezzate di arazzi, che mettono in luce i gusti sfarzosi dei Savoia.  

Palazzo Reale. Scalone delle forbici, progettato e realizzato da Filippo Juvarra

Da non perdere anche lo splendido Scalone delle Forbici, progettato e costruito con tecniche innovative da Filippo Juvarra in occasione del matrimonio di Carlo Emanuele III con Anna Cristina di Baviera. È arricchito da splendide decorazioni che ne fanno uno dei gioielli del Palazzo. Altra tappa imperdibile l’Armeria Reale ricolma di oggetti unici che spaziano dalla Preistoria all’inizio del Novecento con una sezione dedicata alle armi ed armature cinquecentesche. All’Armeria è annesso il Medagliere Reale che raccoglie la collezione di monete e una selezione di antichità classiche e oggetti preziosi di Carlo Alberto. Merita una visita anche il Museo delle Antichità, una delle istituzioni museali più antiche d’Europa, che occupa l’intero piano seminterrato del Palazzo Reale.

Al termine della visita è quasi d’obbligo un intermezzo goloso alla caffetteria del Palazzo per degustare la Merenda Reale, una tradizione nata nel ‘700 alla corte sabauda, dove il protagonista assoluto è la cioccolata, servita calda assieme agli irresistibili “bagnati” ed altre delizie della tradizione dolciaria  torinese. 

Merenda reale preparata nella caffetteria di Palazzo Reale

Dal quadrilatero di Piazza Castello si diramano anche le principali arterie cittadine: via Garibaldi, una fra le pedonali più lunghe d’Europa; via Po che conduce alla Chiesa della Gran Madre di Dio ai piedi della collina, un grande polmone verde dominato dalla Basilica di Superga e via Roma che dapprima si allarga sulla piazzetta C.L.N. e poi si apre sulla barocca Piazza San Carlo, il salotto buono della città, con al centro la statua equestre dedicata ad Emanuele Filiberto, il personaggio più rappresentativa di Casa Savoia, nell’atto di riporre la spada nel fodero, dopo la vittoriosa battaglia di San Quintino. Nella parte sud, la piazza è impreziosita  dalle due chiese “gemelle” dedicate a Santa Cristina e San Carlo Borromeo.

Torino. Galleria Subalpina progettata da Pietro Carrera alla fine dell’800

A pochi passi si trova la splendida Galleria Subalpina, progettata dall’architetto Pietro Carrera alla fine dell’800. Gli stili barocco e rinascimentale degli interni convivono in modo straordinario.  La parte centrale è occupata da una grande aiuola. All’interno vari negozi di prestigio ed il Caffè Baratti & Milano, uno fra i rinomati caffè storici del capoluogo piemontese, dove si respira ancora l’aria elegante e raffinata di un tempo.

Museo Egizio di Torino, il più importante a livello mondiale dopo quello del Cairo

Assolutamente da vedere anche il Museo Egizio (www.museoegizio.it), in via Accademia delle Scienze. Fondato nel 1824 è considerato il più importante a livello mondiale, dopo quello del Cairo, per valore e quantità dei reperti custoditi che sono circa 36 mila. La maggior parte dei reperti è frutto degli scavi archeologici condotti in Egitto da Ernesto Schiaparelli che portarono a Torino migliaia di reperti. Quelli attualmente in esposizione, poco più di 12 mila, sono  distribuiti su 15 sale dislocate su 4 piani e ripercorrono in modo straordinario  il mondo dell’Antico Egitto in tutta la sua storia.  Gli allestimenti sono molto curati ed il percorso è cronologico per garantire al visitatore uno straordinario viaggio  a ritroso nel tempo per ammirare statue, papiri, sarcofagi ed oggetti di vita quotidiana di incomparabile valore e bellezza. Una destinazione da non perdere per conoscere una delle civiltà più affascinanti del passato. Alla fine del percorso si trova la spettacolare “Galleria dei Re” che si presenta al visitatore con una scenografia d’eccezione, fatta di specchi e luci soffuse. Ospita statue colossali come le due enormi sfingi risalenti al 1252 – 1290 A.C. e quelle (in tutto 21) in onore della dea Sekhmet con testa di leonessa e corpo da donna. C’è anche la statua di Ramesse II in trono, capolavoro assoluto dell’arte egizia, che raffigura uno dei faraoni più importanti dell’Antico Egitto e che oggi è il simbolo del Museo Egizio di Torino.

Uno degli edifici religiosi più amati dai torinesi è il Santuario di Maria Consolatrice, dedicato al culto della Vergine, con la bella facciata neoclassica. Del periodo medievale rimangono il campanile e la cappella ipogea dedicata alla Madonna delle Grazie. Lo spazio interno è configurato in modo da esaltare il sontuoso altare maggiore juvarriano sul quale si trovano i due angeli adoranti in marmo bianco di Carlo Antonio Tantardini e l’immagine taumaturgica della Consolata.

Caffè confetteria “Al Bicerin” dove nacque la celebre bevanda torinese

Non può mancare una sosta al Caffè Confetteria “Al Bicerin”, ubicato in Piazza della Consolata, proprio di fronte al Santuario, per assaggiare il “Bicerin” la celebre bevanda torinese a base di caffè, cioccolato fondente e crema di latte, nata proprio in questo caffè storico. I più golosi possono assaggiare altre bontà della casa tra cui l’ottima torta bicerin e lo zabaione preparato secondo tradizione.

Al Bicerin e fetta torta al Bicerin

Ultima tappa di questo veloce tour a Torino è Porta Palazzo il cui fulcro è Piazza della Repubblica che ospita quotidianamente il mercato all’aperto più grande d’Europa. Aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì (dalle 7 alle 14) ed il sabato (dalle 7 alle 19) è l’anima del quartiere  e, da sempre, punto d’incontro di culture diverse. Nella parte sud della piazza si trova la parte coperta con quattro distinte aree fra cui  il Centro Palatino dedicato ad abbigliamento e calzature ed il Mercato Alimentare che propone prodotti gastronomici di qualità. Nei dintorni è un pullulare di locali, ristoranti, bar e vinerie frequentati soprattutto da giovani, che rendono la zona ancora più interessante e vitale.

Davide Terenzio Pinto (sx) titolare di Affini Rivendita n.2 assieme ad un barman

Proprio in piazza della Repubblica ha aperto i battenti Affini Rivendita N.2 di Porta Palazzo, un cocktail bar che, come ha sottolineato il titolare Davide Terenzio Pinto,  propone anche una “ristorazione pop”, fatta di piatti tipici piemontesi di buona qualità a prezzi competitivi. Il valore aggiunto di questo locale è rappresentato dall’ampia selezione di vermouth e di cocktail che lo rendono attraente per un aperitivo da soli o in compagnia.

Un viaggio tra i sapori torinesi

Ogni viaggio a Torino è anche l’occasione per assaporare alcuni dei tanti piatti tipici della interessante cucina piemontese. Gli elementi che ricorrono maggiormente sono le paste ripiene, la carne di Fassona, molto magra e straordinariamente tenera e le verdure di stagione, il tutto in abbinamento con qualche calice di ottimo vino piemontesi. Piatti tipici per eccellenza il vitello tonnato, gli agnolotti e i tajarin, i tagliolini. Tra le tipicità torinesi anche i grissini sottilissimi, inventati nel ‘600 per il “principe malaticcio” Vittorio Amedeo II di Savoia.

Una selezione dei vini della Azienda vitivinicola Damilano, proprietaria del De Filippis, in degustazione nel ristorante

Questo viaggio dei sapori può iniziare dal Pastificio De Filippis (www.pastificiodefilippis.it), un ristorante elegante in via Lagrange. Dal 2010 è di proprietà della società Damilano, nota azienda vitivinicola piemontese con sede a Barolo (Cn). In cucina lo chef Vincenzo Cupersito prepara con maestria piatti gustosi della tradizione piemontese tra cui eccellono i primi a base di pasta fresca preparata nel laboratorio del ristorante.  

Fritto misto alla piemontese, uno dei piatti top dell’Antico ristorante Porto di Savona di Torino

Altra tappa l’Antico Ristorante Porto di Savona (www.foodandcompany.com), in Piazza Vittorio Veneto. Uno dei più antichi locali torinesi, di proprietà di Piero Chiambretti, inserito nel circuito dei “Locali Storici d’Italia”, una associazione che si propone di valorizzare i più antichi e storici locali d’Italia. L’ambiente è accogliente e familiare ed è suddiviso in varie salette. I piatti sono quelli della tipica cucina torinese. La pasta ed i dolci sono fatti in casa. Assolutamente da provare gli antipasti, i tajarin al formaggio castelmagno, il gran fritto alla piemontese con 12 pezzi  ed il brasato con cipolline.

Di ottimo livello anche il Taberna Libraria (www.tabernalibraria.to.it) una trattoria tipica in via Bogino a poche centinaia di metri dal Museo Egizio. Il menù proposto dallo chef  Massimo Moriondo cambia ogni 30 – 40 giorni per privilegiare i piatti stagionali. I prodotti sono perlopiù a chilometro zero e scelti dal proprietario Vito Lampugnani. I due punti di forza del locale sono una ottima cucina ed una rifornita carta dei vini articolata su circa 200 etichette in bella vista nella sala ristorante.

Ristorante Taberna Libraria di Torino: a dx il titolare Vito Lampugnani in compagnia del suo chef

Il cliente, prima di iniziare ad assaggiare qualcuna delle tante tipicità inserite nel menu, può passeggiare tra le etichette e scegliere  come meglio accompagnare i propri piatti anche solo con un calice di buon vino piemontese.

Entrata del Turin Palace Hotel di Torino

Dove dormire: si consiglia il Turin Palace Hotel un “quattrostelle” elegante e di charme  a due passi dalla Stazione di Torino Porta Nuova. I luminosi ambienti all’interno dello storico palazzo del 1870, recentemente ristrutturato, emanano fascino ed eleganza e accolgono gli ospiti in un clima di piacevole relax. Info: www.turinpalacehotel.com.


Ulteriori info: In questo periodo e fino al termine del 2021 coloro che acquistano la prima notte in un hotel si vedranno offrire la seconda e la terza notte. In tal modo si potrà trascorrere 4 giorni e 3 notti nel capoluogo piemontese  pagando solo la prima notte. I dettagli dell’offerta e le strutture convenzionate sul sito www.turismotorino.org. Sullo stesso sito anche tutte le informazioni per acquistare la Torino+Piemonte Card che consente tra l’altro l’ingresso gratuito in molti musei e mostre di Torino, nei Castelli, nelle fortezze e nelle Residenze Reali di Torino e del Piemonte.

Articolo di Tiziano Argazzi