
Il tè bianco, chiamato anche tè dell’imperatore, ha tante proprietà ed è un ottimo alleato per combattere diversi disturbi. Quali sono le sue controindicazioni?
Conosciuto anche con il nome di tè dell’imperatore, il tè bianco è una varietà originaria della provincia del Fujan, Cina. Rispetto agli altri tè, il bianco si differenzia perché viene ricavato dalla gemme o dalle prime foglie. Queste, una volta raccolte rigorosamente a mano, vengono lavorate ed essiccate al sole o con un altro procedimento che sia il meno artificiale possibile. Può essere più o meno scuro, a seconda della tipologia, ma in ogni caso il suo profumo e sapore sono molto delicati.
Il tè bianco richiede alcuni accorgimenti nella preparazione. L’acqua non deve essere calcarea, altrimenti va ad alterare il suo sapore, e mai bollente perché brucerebbe le foglie, rendendole amare. L’infusione varia dai 7 ai 15 minuti ed è opportuno coprire il recipiente per evitare la dispersione dell’aroma. Infine, ricordate di non aggiungere nessun tipo di dolcificante o latte: entrambi rovinano il suo sapore. Le foglie oppure le bustine possono essere riutilizzate più volte, ma va diminuito il tempo di infusione.
Le proprietà del tè bianco sono antiossidante, antinfiammatoria e immunosoppressiva. Grazie alla presenza dei polifenoli, combatte i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento delle cellule e della pelle. Essendo ricco di vitamina C, vitamina E e flavonoidi, questo prezioso elisir riesce ad abbassare la pressione sanguigna, a ridurre il colesterolo cattivo nel sangue e a combattere le malattie cardiovascolari. Inoltre, accelera il metabolismo, pertanto è consigliato nelle diete ipocaloriche. Come se non bastasse, secondo uno studio della rivista Cancer Prevention Research, il tè bianco risulta utile anche nella prevenzione di alcuni tumori: colon, stomaco, polmoni e prostata. Dulcis in fundo, questa bevanda, considerata un energizzante naturale, rafforza le difese immunitarie e aumenta la concentrazione e la memoria.
Tè bianco: controindicazioni
Il tè bianco presenta alcune controindicazioni che è bene tenere a mente. Contenendo fluoro, se assunto in quantità eccessiva può causare il deterioramento dello smalto dentale. Pertanto, gli adulti dovrebbero consumarne massimo 4 mg al giorno, mentre i bambini 2 mg. Inoltre, data la presenza di caffeina – anche se in dosi minori rispetto agli altri tè – abusarne potrebbe provocare: disturbi del sonno, agitazione, ansia, nervosismo e vertigini.
Quanti soffrono di anemia, considerando che la presenza di flavonoidi può ridurre l’assorbimento di ferro nell’organismo, devono consumarlo solo lontano dai pasti.