
Cos’è il takuan? Vediamo come si usa in cucina questo prezioso sottaceto giapponese ricavato dalla radice del ravanello.
Originario del Giappone, il takuan è un sottaceto che si ottiene dall’essiccazione e successiva fermentazione del ravanello giapponese, ortaggio conosciuto anche con il nome Daikon. Il sottaceto si chiama così in memoria del monaco buddista Takuan Sōhō, che ne ha elaborato la ricetta. Negli anni è diventato un ingrediente fondamentale della cucina orientale, non solo per il suo gusto ma anche per le sue proprietà. Il takuan è in grado di favorire la digestione, mentre la radice da cui si ricava è capace di stimolare la diuresi, eliminare i grassi, depurare del fegato e contribuire alla salute dell’apparato respiratorio.
Alimento di origine vegetale, è perfetto per quanto seguono una dieta vegetariana o vegana. Presenta un valore energetico basso e pochissimi grassi, ma contiene vitamine e minerali, tra i quali potassio e vitamina C. Il suo sapore è deciso, pungente e particolarmente aspro. La radice fresca, invece, ha un gusto più fresco e un po’ piccante. Il sottaceto, solitamente di colore giallo, risulta croccante e in patria viene servito spesso a fine pasto, a mo’ di stuzzichino digestivo.

Come si usa il takuan?
Il takuan si può usare come condimento per insalate oppure come contorno nei piatti a base di cereali. E’ perfetto all’interno del sushi, delle zuppe, degli stufati e delle pietanze composte da riso. Se unito ad altre verdure si può impiegare per fare una buonissima frittata. Utilizzarlo è semplicissimo: non dovete fare altro che sciacquarlo sotto l’acqua corrente, in modo da eliminare il sale in eccesso, tagliarlo nel modo che si preferisce e aggiungerlo alla prelibatezza che si intende preparare. Volendo, il takuan può essere usato anche come semplice spuntino, merenda o aperitivo.