
Iena Cruz, l’artista col sorriso sulle labbra, purifica l’aria di Roma attraverso le sue opere
Nel quartiere Piramide, a Roma, su via del Porto Fluviale, nel 2018, sorge il più grande murales ecologico europeo. E’ stato realizzato da uno street artist milanese Federico Massa, in arte Iena Cruz uno dei nomi italiani di mural artist più interessanti sulla scena internazionale della “urban art”.
L’opera si chiama ‘Hunting Pollution’ e utilizza pitture eco-sostenibili al 100%. E’ stato, infatti, realizzato con la pittura cattura smog detta Airlite, ovvero una pittura che “mangia” le polveri inquinanti trasformandole in sali inermi.
Un gigantesco murales che porta un messaggio di sensibilizzazione nei confronti di tematiche ecologiche. Si tratta, infatti, di mille metri quadri in grado di ripulire l’aria come fosse un bosco di 30 alberi.
L’idea nasce da Veronica De Angelis, proprietaria dell’intero palazzo, che ha voluto dare nuova luce ai suoi palazzi e allo stesso tempo fare un regalo a Roma. Spiega: “Sono stata educata al bello e penso che il rapporto tra territorio e bellezza aiuti a sensibilizzare la popolazione sui temi scottanti e contemporanei di ambiente e sostenibilità”.
“Hunting Pollution” è solo l’inizio di un più ampio progetto no profit tutto al femminile chiamato Yourban2030, impegnato in un percorso di consapevolezza e sensibilizzazione sui temi della sostenibilità attraverso la street art.
Per Iena Cruz, classe 1981, l’arte è lo strumento per raccontare le azioni degli esseri umani e le loro ripercussioni sull’ambiente. L’impatto dell’uomo sulla natura è disastroso e l’artista lo racconta attraverso gli animali, solitamente in via di estinzione, mescolati agli emblemi dell’inquinamento come plastica e petrolio.
Il murales rappresenta un’airone tricolore, specie in estinzione, che cattura un pesce. Da qui la duplice lettura: da un lato l’animale acciuffa la sua preda in un mare inquinato e contaminato, dall’altra parte sarà lui stesso ad imprigionare l’inquinamento in uno degli incroci più trafficati della capitale grazie all’utilizzo dell’eco-pittura.
In effetti le bombolette spray non fanno altro che contribuire all’inquinamento e così Iena Cruz ha deciso di usare questa speciale eco-vernice che, grazie ad un meccanismo chiamato fotocatalisi, viene attivata dalla luce, liberando così delle molecole ossidanti in grado di trasformare le particelle dannose presenti nell’aria in sali inerti. In questo modo si abbattono i livelli di composti organici volatili e di monossido e diossido di azoto presenti nell’aria, ma non solo…il prodotto è infatti in grado di ridurre anche la presenza di batteri nocivi.
Città e ambiente convivono. In questo murales ecologico, infatti, non solo si assolve al compito di riqualificare una periferia e si attiva una denuncia ecologica, ma si fa respirare un pezzo di città donando aria pulita attraverso colori vivaci e sgargianti.
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