spirea pianta fiori
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Quali sono le proprietà della spirea? Scopriamole tutte, insieme agli usi e ad eventuali controindicazioni da tenere bene a mente.

Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, la spirea – il cui nome tecnico è Filipendula ulmaria – è una pianta che vanta proprietà che vale la pena conoscere. I suoi fiori, di colore bianco o rosa, formano vistose infiorescenze, mentre i frutti sembrano una spirale. Cresce soprattutto nei luoghi umidi, dalla pianura fino a 1,500 metri di altitudine. Un tempo considerata pianta sacra, il suo uso terapeutico è stato ufficializzato a metà Ottocento, quando il medico Hermann Kolbe riuscì per primo a isolare l’acido salicilico – principio attivo dell’aspirina – dalla distillazione dei fiori.

Ricca di aldeide salicilica, salicilato di metile, salicilato di etile, flavonoidi, vitamina C, oli essenziali, mucillagini e sali minerali, la spirea vanta proprietà antinfiammatorie, analgesica, antipiretica, immunomodulanti, diuretiche e antispasmodiche. Pertanto, è utilizzata per il trattamento di diversi disturbi: stati febbrili e influenzali, dolori articolari, artrosi, artrite reumatoide, mal di testa, mal di denti, mal di schiena, cervicale, ritenzione idrica, edemi, cellulite, diabete, obesità e ipertensione.

Mal di testa
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Spirea: usi e controindicazioni

Per quanto riguarda gli usi, la spirea si trova in commercio sotto forma di estratto secco o compresse. Nel primo caso, potete utilizzarla per preparare ottimi infusi. Una sola raccomandazione: mai usare l’acqua bollente, ma calda perché l’acido salicilico è termolabile e si distrugge a contatto con il calore. Sia le comprese che l’infuso vanno assunti prima dei due pasti principali. Sul versante controindicazioni, la spirea è sconsigliata a coloro che sono allergici o comunque sensibili all’acido acetilsalicilico e a quanti seguono terapie farmacologiche a base di cardioaspirina o anticoagulanti.