Spirale. Robert Smithson
Sculpture: Robert Smithson 1938-1973Image:Soren.harward at en.wikipedia, Public domain, via Wikimedia Commons

Spiral Jetty: un’opera della Land Art che trasforma la natura in opera d’arte, rispetta l’ambiente e si armonizza con esso

Robert Smithson è il portavoce e il pioniere della Land Art.

La Land Art è una forma d’arte in cui l’artista non crea, ma lavora su qualcosa che esiste ed è frutto della natura. Inoltre l’opera creata è soggetta alle trasformazioni dell’ambiente. E’ quindi un’arte effimera, perché grazie all’azione degli agenti atmosferici le opere possono mutare o addirittura scomparire per sempre.

Originario del New Jersey, Smithson realizza nel 1970, l’opera Spiral Jetty, a Rozel Point, vicino al Grande Lago Salato dello Utah.

La scelta di realizzare un’opera presso il Grande Lago Salato è significativa perché dapprima venne sfruttato dai cercatori d’oro per le sue miniere di petrolio, poi adibito a sito per impianti petroliferi, fino ad  un progetto di costruzione di un impianto industriale, poi abbandonato. Dunque un paesaggio fortemente compromesso dall’uomo e da cui deriva questo senso di desolazione e solitudine. Un’opera fortemente eloquente, espressiva ma soprattutto incisiva.

L’artista utilizzò 6500 tonnellate di rocce basaltiche, cristalli di sale, acqua e alghe, già presenti in quella zona.

La scelta di realizzare una spirale è suggerita dalla conformazione geografica del lago oltre ad un’antica leggenda secondo cui la salinità del Lago deriverebbe dal suo centro vorticoso, direttamente collegato con il mare. Non solo. Smithson ha scelto una spirale per il suo riferimento alla perfezione geometrica delle forme naturali e perché da sempre, essa è considerata simbolo di vita e di trasformazione.

Quando Smithson diede vita alla sua creazione, il livello del lago era molto basso. Dunque era perfettamente visibile in tutta la sua bellezza. Dal 1972 l’opera si inabissò sotto il lago per riemergere nel 1995. La superficie però era cambiata così come anche il suo colore, perché sulle rocce si erano depositati sali marini. Nel 2002 una nuova immersione. Ora è visibile e dal 2017 è stata riconosciuta opera d’arte ufficiale dello Stato dello Utah.

Il messaggio che Smithson vuol lanciare è proprio la fragilità dell’esistenza dell’opera. Essa sorge e si trasforma continuamente nel luogo in cui è nata. L’artista imprime solo il suo tocco iniziale, ma il resto è lasciato all’imprevedibilità della natura lontana dalla mano distruttiva dell’uomo.

Queste opere racchiudono non solo un messaggio ecologico, di difesa e salvaguardia dell’ambiente, di valorizzazione del riciclo contro il consumismo e di sfruttamento non dannoso di risorse già esistenti ma anche un messaggio contro la mercificazione dell’arte. L’arte non è più isolata in un museo, ma lo spettatore deve raggiungerla nella natura in cui si trova e immergersi in essa.