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Una start-up romana crea “PuroSole”, il primo caffè solare al mondo che sfrutta un processo green

Una cosa che pochi sanno di Roma è che lì è possibile assaporare il primo caffè “solare” al mondo, un tipo di caffè tostato in un impianto, targato made in Italy, che sfrutta la luce solare. Un sistema, insomma, totalmente green senza emissioni di CO2; il suo nome è “PuroSole”.

L’idea

L’idea è della start-up innovativa “Digitarch Farm” nata da tre amici romani ora soci, già esperti di software e robotica che per tre anni hanno sperimentato e affinato la tecnologia ora usata per produrre la bevanda. Il caffè, ancora crudo, segue una torrefazione naturale grazie ad un eliostato costruito con 100 specchi, che fanno convergere la luce del sole per dare il via al processo di tostatura. A detta dei suoi creatori, questo nuovo caffè non spicca solo per il suo processo anti-convenzionale, ma anche per il gusto: la torrefazione solare infatti, rispetto a quella a gas, permetterebbe una migliore uniformità nella tostatura del chicco grazie alla diretta illuminazione con i raggi solari che ne esaltano le caratteristiche organolettiche.

Dati

Il primo impianto di produzione è stato installato nella casa di campagna di uno dei tre soci, Luca del Bufalo. Ma si conta di allargare l’iniziativa e costituire una catena di di molteplici produttori di caffè artigianale in un unico progetto collaborativo. Per la torrefazione del caffè PuroSole, è sufficiente uno spazio di circa 200 metri quadri all’aperto, con un impianto che cattura circa 15 Kw di sole permettendo di tostare dai 5 ai 10 Kg di caffè ogni 15 minuti. Secondo delle stime, per ogni 1000 Kg di caffè tostato con questo sistema solare si eviterebbero 400 Kg circa di emissioni di CO2.