
La portulaca è una pianta che vanta numerose proprietà: scopriamo tutti gli usi e vediamo se esistono eventuali controindicazioni.
Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Portulacaceae, la portulaca è conosciuta fin dalla notte dei tempi per le sue tante proprietà. Essendo, però, una pianta infestante di giardini e orti, in molti la odiano senza conoscere i benefici che può apportare all’organismo. Vanta proprietà diuretiche, depurative e dissetanti. Favorisce l’eliminazione delle scorie e delle tossine, pertanto è indicata in casi di ipertensione, glaucoma, insufficienza renale, cirrosi epatica e insufficienza cardiaca. Inoltre, è consigliata per contrastare disturbi come vomito, diarrea, emorroidi, enterite acuta ed emorragie post parto.
Ricca di acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3, la portulaca è una grande alleata per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Aiuta, infatti, a ridurre e tenere sotto controllo il colesterolo LDL e i trigliceridi. Dulcis in fundo, essendo fonte di sali minerali come sodio, ferro e calcio, contribuisce al benessere dell’intero organismo, mentre le sue foglie sono efficaci contro le punture di insetti, acne ed eczema.

Portulaca: usi e controindicazioni
La portulaca viene utilizzata sia per usi esterni che interni. In questo ultimo caso, è soprattutto l’infuso ad essere consumato. Bevuto ancora caldo, è ottimo per depurarsi e per risolvere le problematiche legate alla digestione e tutte le altre sopra elencate. Se, invece, ne avete bisogno per acne, prurito o rossore dell’epidermide, optate per gli impacchi.
Per quel che riguarda le controindicazioni, la portulaca non presenta particolari effetti collaterali. Ovviamente, quanti sono allergici alla pianta se ne devono tenere alla larga. Inoltre, anche in caso di gravidanza, allattamento e calcoli renali è bene chiedere il parere del proprio medico.