
Le piante carminative hanno la capacità di limitare la formazione e il ristagno di gas a livello gastrointestinale: quali sono?
Le piante o erbe carminative sono molto utilizzate in cucina, ma pochi sanno che sono anche potenti rimedi naturali. Quante rientrano in questa ‘categoria’ hanno la capacità di ridurre o eliminare il gonfiore intestinale e il senso di dolore o pesantezza che spesso si accompagna al ristagno di gas. Gran parte di queste piante sono aromatiche e sono caratterizzate dalla presenza di oli essenziali. Le erbe carminative più comuni sono: anice verde, camomilla, cannella, cardamomo, carvi, coriandolo, cumino, finocchio, menta piperita, melissa, zenzero, timo, malva, carciofo, liquirizia e noce moscata.
Studi recenti hanno dimostrato che queste piante sono in grado di diminuire il gonfiore dovuto all’aria presente sia nell’intestino che nello stomaco.
Il loro utilizzo, soprattutto come infuso o decotto, è in grado di dare sollievo nel giro di pochi minuti, facendo espellere i gas presenti nel tratto gastrointestinale. Nell’intestino, invece, a contatto con la mucosa intestinale, possono produrre sia effetti stimolanti che rilassanti, contribuendo all’eliminazione del fastidioso gonfiore. Solitamente, la formazione di gas nel tubo digerente è favorita dall’assunzione di particolari cibi, come le bevande gassate e i semi delle leguminose, ma anche da scorrette abitudini alimentari.
Come se non bastasse, le piante carminative svolgono anche un’efficace azione digestiva e i loro oli essenziali svolgono un’attività antinfiammatoria e antisettica.

Piante carminative: qualche ricetta utile
Ora che abbiamo scoperto il potere di queste preziose erbe, la domanda sorge spontanea: come assumerle? In base alle vostre esigenze, potete scegliere se optare per l’infuso, la tisana, la tintura madre e, in alcuni casi, polvere e compresse. Ovviamente, la bevanda calda è l’opzione preferibile, ma non sempre è possibile avere a portata di mano un po’ d’acqua alla giusta temperatura.
Le ricette utili, però, è sempre bene tenerle a mente. Per quanto riguarda il finocchio, il cumino e simili potete scegliere: infuso o tintura madre. Nel primo caso mettete 2 gr di tisana in 200 ml di acqua bollente per 10 minuti. Consumatene una tazza 2 o 3 volte al giorno dopo i pasti. Per la tintura madre, invece, 15-20 gocce in un bicchiere d’acqua 2 o 3 volte al giorno dopo i pasti. Ricordatevi sempre che l’intestino è il nostro secondo cervello e va trattato con cura.