
La passiflora, da sempre utilizzata in fitoterapia, vanta tantissime proprietà. Quali sono gli usi e quali le controindicazioni?
La passiflora è utilizzata in fitoterapia dalla notte dei tempi. La leggenda vuole che il suo nome sia stato scelto da due discepoli di Gesù, Nicodemo e Giuseppe. Si racconta che accanto alla croce del figlio di Dio crescesse una pianta selvatica e che i suoi rami si fossero allungati fino a raggiungere la fronte insanguinata del Signore. Quando Nicodemo e Giuseppe arrivarono ai piedi della croce videro che i fiori di questo strano arbusto avevano avvolto la testa di Gesù, coprendo i segni della Passione. Per questo motivo la chiamarono passiflora, cioè fiore della passione.
Tradizione a parte, questa pianta vanta fiori color bianco, azzurro e porpora e, proprio per questo, è coltivata anche a scopo decorativo. I suoi frutti, ricchi di vitamina C, sono commestibili e presentano un elevato potere rinfrescante. Per quanto riguarda i benefici, invece, quelli maggiormente conosciuti sono legati alla cura e alla prevenzione dell’ansia. Eppure, la passiflora ha tantissimi altri pregi. Innanzitutto, questo rimedio naturale ha un rilascio rapido. Secondo alcuni studi, infatti, è in grado di ridurre l’ansia in soli 30 minuti, perfino nei pazienti che stanno per subire un intervento chirurgico.
Oltre a combattere stati ansiosi e insonnia, la pianta della passione è considerata un antidolorifico naturale. Non a caso, è consigliata quando si soffre di contratture muscolari o crampi mestruali. Utile per alleviare i fastidi tipici della menopausa, è altresì suggerita per abbassare la pressione. Dulcis in fundo, è antiossidante. Pertanto, è particolarmente efficace nel liberare il corpo dalle molecole dei radicali liberi e nell’inibire i vari enzimi che causano l’infiammazione.
Passiflora: usi e controindicazioni
La passiflora può essere consumata sotto forma di compresse, tintura madre o tisana. Per quanto riguarda il primo rimedio, attenetevi alle dosi e alle indicazioni del vostro erborista di fiducia. Per preparare una buona tisana, invece, utilizzate 2 grammi di foglie per 100 grammi di acqua. Consumatela prima di andare a dormire: scivolerete tra le braccia di Morfeo in men che non si dica. Un ottimo rimedio naturale contro l’ansia si ottiene preparando una sorta di vino curativo: mettete a bagno per una settimana 3 grammi di foglie e fiori di passiflora ogni 100 grammi di vino bianco secco. Consumatene un paio di bicchierini al giorno, non di più, e conservate l’elisir in frigorifero.
Per quanto riguarda le controindicazioni, la pianta della passione non presenta grandi problemi. Nonostante tutto, è bene non utilizzarla in gravidanza e allattamento, al di sotto dei 12 anni di età e quando si assumono ansiolitici, anticoagulanti e sedativi.