Paolo Roversi al MAR

Al Mar di Ravenna, la mostra di Paolo Roversi “Studio di luce” dal 10 ottobre al 10 gennaio 2021

La mostra Paolo Roversi – Studio Luce costituisce un’occasione unica per conoscere a fondo il lavoro del grande fotografo ravennate.

Dal 1973 Paolo Roversi lavora a Parigi, città dove vive e ha il suo atelier in Rue Paul Fort (lo Studio Luce che dà il titolo alla mostra).

Nelle opere esposte molti sono i rimandi a Ravenna, città natale e luogo che ha influenzato il suo stile e la sua creatività.

Roversi lavora quasi sempre in studio, quindi per lui spazio ha una duplice connotazione: da una parte luogo fisico, un teatro essenziale e scarno dove mettere in scena i propri sogni e desideri; dall’altra un luogo della mente, una sorta di contesto rituale che apre le porte ad una dimensione alternativa, la cui chiave è la luce

L’allestimento si sviluppa sui tre piani espositivi del MAR e comprende molte immagini, in una serie di accostamenti e sovrapposizioni sorprendenti.

Ad aprire il percorso espositivo le sue prime fotografie di moda e una serie di ritratti di amici e artisti che si alternano a still life di sgabelli raccolti in strada o a quelli della Deardorff, la macchina fotografica con cui Roversi scatta da sempre.

In mostra anche alcuni dei lavori più recenti dell’ artista, dagli scatti per il Calendario Pirelli 2020 a immagini di moda mai esposte, frutto del lavoro decennale per brand come DIOR e Comme des Garçons e per magazine come Vogue Italia.

In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante, è presente un’ampia selezione di scatti provenienti dall’archivio dell’artista che celebrano e reinventano la figura della “musa”, un rimando ideale alla Beatrice della Divina Commedia, qui interpretata in chiave contemporanea da donne iconiche come Natalia Vodianova, Kate Moss, Naomi Campbell e Rihanna.

A parte rare eccezioni, Roversi lavora in studio, per lui spazio dalla duplice connotazione: da una parte luogo fisico, un teatro essenziale e scarno dove mettere in scena i propri sogni e desideri; dall’altra un luogo della mente, una sorta di contesto rituale che apre le porte ad una dimensione alternativa, la cui chiave è, da sempre, la luce.