
L’Osservatorio della BikEconomy favorirà lo sviluppo in Italia della mobilità sostenibile e contribuirà alla rivoluzione verde
Presentato nei giorni scorsi a GeCo, la prima fiera virtuale sulla sostenibilità, l’Osservatorio della BikEconomy. Nella stessa occasione formalizzata anche la nascita dell’Osservatorio sul Cicloturismo. Le due nuove associazioni diventeranno due luoghi privilegiati per conoscere gli sviluppi della mobilità sostenibile, partendo da un settore – quello della bicicletta – che vale 500 miliardi di euro in Unione Europea. Quello della mobilità sostenibile è diventato un tema preponderante in seguito al diffondersi dell’epidemia di Covid-19. Ciò ha permesso di aprire un nuovo dibattito, culturale e sociale.
L’Osservatorio della BikEconomy si occuperà di favorire lo sviluppo, in Italia, del settore della mobilità sostenibile. Inoltre, grazie alla molteplicità dei suoi componenti, diventerà l’interlocutore ideale per aziende ed enti pubblici. Ad oggi il piano di ripresa nazionale ha stanziato 32 miliardi per la mobilità sostenibile e 67,5 miliardi per la rivoluzione verde. Nel 2020 sono state venduta oltre 2 milioni di biciclette in Italia: si stima che – se le infrastrutture fossero adeguate – la bicicletta verrebbe usata come mezzo di trasporto quotidiano per 6 milioni di persone.
I dati sul Cicloturismo e l’importanza della BikEconomy
Anche il settore del ciclo turismo è in continua crescita: nel 2019 ha prodotto 55 milioni di pernottamenti, per un ammontare economico di 4,7 miliardi di euro. I due osservatori, dunque, si propongono di essere centri di studi, analisi, progettazione e realizzazione nell’ambito della mobilità del futuro e della conseguente rigenerazione e valorizzazione di città e territori. Il progetto del cicloturismo, inoltre, si avvale della collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Legambiente e Dutch Cycling Embassy. A ciò si aggiungono anche Università e centri di ricerca, gruppi industriali e aziende internazionali operanti nel comparto.
L’Osservatorio della BikEconomy – che sarà fondamentale per lo sviluppo della mobilità sostenibile – si muove in quattro diverse direttrici:
- Consulenza: relativamente alla mobilità sostenibile, la rigenerazione urbana ed il turismo”esperenziale”;
- Analisi: produzione di dati e ricerche;
- Formazione: anche in collaborazione con le Università;
- Progettualità ed esecuzione: insieme ai propri partner e in funzione del Next Generation UE.