
“Comunicazione, media e turismo” il tema dell’incontro organizzato da Certa e Cattolica per il turismo in collaborazione con Publitalia ‘80
Lo scorso 29 maggio, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si è svolto l’evento “Comunicazione, media e turismo”, realizzato da Certa (Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi) e Cattolica per il turismo, in collaborazione con Publitalia ’80. Il tema del seminario verteva in particolar modo sul posizionamento che il nostro Paese assume nel percorso verso un turismo sempre più sostenibile. Di seguito sono riportate alcune tabelle selezionate dalla presentazione del convegno e che si considerano d’interesse per i lettori di Secondamano.
Nel 2023 il tasso di propensione al viaggio è cresciuto ulteriormente rispetto all’anno precedente (dal 75% del 2022 all’81% di quest’anno), tendenza rafforzata da alcune strategie di “adattamento” che permettono ai viaggiatori abituali di non rinunciare alle proprie vacanze, tra cui per esempio scegliere destinazioni più economiche o facilmente raggiungibili, magari anche non a ridosso dei periodi di alta stagione. A oggi, in prossimità della prima estate “normale” post-pandemica, emerge quanto la sensibilità verso la sostenibilità sia cresciuta (ben 8 viaggiatori su 10 scelgono di aderire a questo nuovo modello) soprattutto per quanto riguarda quella fascia di turisti giovani o molto giovani.
Pur dando l’impressione che si tratti di un impegno alquanto difficoltoso da mantenere, all’interno del proprio mindset, i nuovi viaggiatori sostenibili hanno in realtà le idee molto chiare: prestare attenzione a non impattare eccessivamente la meta prescelta con la propria travel footprint, ma anzi, integrarsi con la destinazione come dei veri cittadini “temporanei”. E se è vero che less is more, qui le giuste parole chiave potrebbero essere less & local.
Il buon turista sostenibile è quindi facile da riconoscere: si accontenta di ciò che offre il posto, costruisce relazioni con il luogo, attraverso una forma di turismo esperienziale in grado di connettersi con esso a livello umano, emotivo e anche spirituale, ricorre a mezzi e servizi green promuovendo quindi un turismo “slow”, ottimizza i propri spostamenti e li limita a località vicine, in quanto consapevole dei pericoli che minacciano il pianeta.
Si è inoltre compreso come il viaggiatore di oggi possa definirsi “multimediale”, non solo in senso stretto perché incuriosito dai contenuti social e audiovisivi internazionali che promuovono il Bel Paese, ma sorprendentemente anche per quanto riguarda la sua propensione nello scegliere più mezzi di trasporto sostenibili quali i treni.