Ecopark Stadium
Ecopark Stadium

Lo stadio dei Forest Green Rovers, team inglese di Nailsworth (piccola cittadina del sud dell’Inghilterra) è il primo costruito in legno ed il più ecosostenibile al mondo secondo Fifa. Una tecnologia architettonica di prim’ordine a zero impatto ambientale

I Forest Green Rovers, club di Nailsworth (un paesino di quasi settemila abitanti a sud dell’Inghilterra) occupavano il quinto posto nella League Two, il quarto livello del calcio britannico. Una squadra non sbocciata nella maniera sperata, ma il cui nome riecheggia tutt’ora nel panorama del calcio eco-friendly: il piccolo team vanterà (si parla al futuro, in quanto in fase di costruzione) lo stadio più ecosostenibile al mondo, a zero emissioni e realizzato in legno, e ciò gli ha permesso di effigiarsi del ruolo di comandante di un fenomeno sempre più radicale: quello dello sport green.

Gli inizi

La svolta ambientalista è partita dieci anni fa, quando il gruppo calcistico è stato acquistato da Dale Vince, proprietario di Ecotricity, un’impresa che opera nell’ambito delle energie rinnovabili. Il nuovo presidente ha infatti deciso di portare la sua visione delle cose nel mondo del pallone. Ne consegue che in pochi anni il cambiamento della compagnia è stato radicale. Ma in cantiere dormiva sopito un progetto di portata internazionale: A Stroud, in Inghilterra, sarebbe nato l’unico stadio al mondo 100% sostenibile.

Caratteristiche dello stadio

Questa innovativa struttura prende il nome di “Ecopark Stadium” ed è il primo impianto al mondo di questo tipo costruito in legno. Progettato dal famoso studio di architettura Zaha Hadid Architects, prevede 5mila posti a sedere per un costo di oltre 100 milioni di sterline. Tutt’attorno verranno costruiti una nuova pista ciclabile, un parcheggio da quasi 2mila posti auto e nuove strutture sportive da mettere a disposizione della comunità, tra cui due campi da calcio. Seguirà anche un ampliamento delle aree verdi attorno al complesso, con 500 nuovi alberi impiantati e 2 chilometri di siepi: la riqualificazione dell’area impiegata sarà totale. La struttura, come detto, è composta quasi al 100% da materiali legnosi e avrà sul tetto una copertura trasparente, una membrana che ne addolcirà l’aspetto ed eviterà la formazione di spiacevoli ombre sul campo da gioco. Lo stadio e gli impianti sono alimentati al 100% da elettricità pulita, in parte fornita da Ecotricity ed in parte ricavata da pannelli fotovoltaici installati. C’è dell’altro: il manto erboso del campo è curato senza uso di pesticidi, è tagliato da un tosaerba elettrico alimentato dall’energia solare e guidato da un gps, ed è innaffiato con l’acqua piovana, raccolta grazie al lavoro di una particolare cisterna.

Lo stadio visto da varie prospettive

Comportamenti dei tifosi

Ma non basta solo lo stadio per cambiare davvero le cose: la squadra incentiva infatti i suoi tifosi a seguire altrettanti comportamenti green, spronando di viaggiare in modo sostenibile quando questi seguono il team in trasferta: a tal proposito sono state piazzate delle colonnine di ricarica per le auto elettriche. Ricordiamo infine che i Green Forest sono il primo club interamente vegano, ed offrono agli spettatori altrettanto cibo vegetariano durante i match. Nelle cucine, l’olio usato per gli alimenti viene convertito in biocarburante e per confezionare le magliette e i parastinchi si utilizza bambù biodegradabile. Non stupisce dunque, a conti fatti, che abbiamo voluto costruire uno stadio di quella portata.

Il record del gruppo inglese per la struttura più eco-friendly al mondo potrebbe essere sottratto dal Qatar, che per i mondiali 2020 ha in progetto di creare lo stadio più avanzato mai esistito.

Le nuove tecnologie per un mondo pulito possono essere applicate con successo anche nel regno dello sport, questo e molti altri progetti ne sono la prova. E si spera che il fenomeno possa espandersi a macchia d’olio.