
L’intelligenza artificiale inquina. Fino a 284.000 chilogrammi di anidride carbonica, molto più dell’intero ciclo di vita di un automobile. I motivi sono da ricercarsi nel quantitativo energetico richiesto per il machine learning e il mantenimento dei server
L’IA è il futuro. Ormai impiegata nei più disparati campi tecnologici, dalla medicina, all’agricoltura alla domotica. La sua capacità di imparare (machine learning), immagazzinare e analizzare dati l’ha portata al centro dell’attenzione di molti. Un po’ come il petrolio, una volta estratti e limati i dati, si ottengono dei risultati sensazionali. Ma proprio come l’oro nero, anche il rilascio d’inquinamento non è da meno.
Lo studio
I ricercatori dell’Università del Massachusetts hanno eseguito una valutazione del ciclo di vita per l’addestramento di diversi modelli comunemente adottati per le AI di grandi dimensioni. I risultati dei test hanno quantificato 284.000 chilogrammi di anidride carbonica rilasciati da queste tecnologie, ossia quasi cinque volte le emissioni della vita media di un’auto, contando anche la produzione dell’auto in sé.
NLP
Al centro dello studio sono, nello specifico, le conseguenze ambientali dell’NLP (elaborazione linguaggio naturale), un sotto-campo dell’AI addetto a rendere le macchine in grado di gestire il linguaggio umano. E negli ultimi anni i risultati in questo settore sono stati soddisfacenti, con grandi sviluppi nei compiti standard di benchmarking; siamo di fronte a macchine in grado di tradurre, completare frasi, perfino scrivere da zero degli articoli di giornale o delle fake news convincenti (modello GPT-2 di OpenAI).
Quantificazione
Per garantire tutto questo è richiesto un approccio costoso ed ad alta richiesta energetica. In sostanza, più il modello di Ai è grande, preciso e in grado di grandi elaborazioni, più inquina in quanto comporta maggiori consumi. Si arriva perfino a 640 chili di anidride carbonica di carbon footprint, una cifra simile a un volo nazionale in USA di andata e ritorno per una persona.
Tutte le volte che usiamo l’IA, su un qualunque nostro dispositivo, da app a programmi, fino ad Alexa o Siri, stiamo contribuendo al rilascio di CO2.