
L’artista si confronta con l’ambiente
Con l’espressione arte ambientale parliamo di una gamma di pratiche artistiche che comprende sia gli approcci storici alla natura che i più recenti tipi di opere ecologicamente e politicamente motivate.
Negli ultimi anni l’arte ambientale è diventata importante per gli aspetti legati al cambiamento climatico. Quest’arte celebra la connessione dell’artista con la natura e in cui egli si confronta attivamente con l’ambiente. Questo ambiente, oltre alla sua dimensione ecologica e naturale, può essere quindi inteso anche come contesto formale, politico, storico e sociale.
Possiamo far risalire quest’arte alle pitture rupestri paleolitiche. Queste pitture raffiguravano gli aspetti della natura che erano importanti: come animali e figure umane ed erano osservazioni preistoriche della natura.
La natura, dunque, è sempre stata il tema preferenziale dell’arte creativa.
Esempi più moderni di arte ambientale derivano dalla pittura e dalla rappresentazione del paesaggio. Quando gli artisti dipingevano en plein air hanno sviluppato una profonda connessione con l’ambiente circostante e il suo tempo, come per esempio i dipinti del cielo di John Constable o la serie londinese di Monet.
In epoca romantica le opere d’arte includevano il culto della bellezza della natura, la sua grandezza e la sua bellezza per risvegliare le coscienze ad un ritorno alla natura.
Oggi invece, i pittori contemporanei, richiamano l’attenzione sul cambiamento climatico. Artisti come Diane Burko che rappresentano i fenomeni naturali – e il loro cambiamento nel tempo – per trasmettere questioni ecologiche, così come i paesaggi di Alexis Rockman che rappresentano una visione beffarda del cambiamento climatico e degli interventi dell’umanità sulle altre specie viventi.
Dunque, le opere d’arte ambientale sono molto diverse tra loro, sia per processo che per risultato finale.