
Al settimo posto nel libro “Best in Travel” si piazza quella che è considerata la città più sostenibile d’Irlanda
Come da tradizione, anche quest’anno Lonely Planet, la bibbia dei viaggiatori di tutto il mondo, con il libro “Best in Travel”, ha svelato i 10 migliori paesi, città e regioni, che praticano il turismo sostenibile, da visitare il prossimo anno. Al settimo posto della classifica delle 10 città più sostenibili al mondo, si piazza Dublino, in Irlanda.
Dublino
Dublino è la città più sostenibile d’Irlanda, grazie ad un progetto mirato, concepito dall’agenzia per l’energia sostenibile Codema, da aziende private e dalle istituzioni maggiori di Dublino, inserito nell’importante piano di riqualificazione della città “Dublin City Sustainable Energy 2010-2020”, facente parte del programma Sustainable Energy Communities (SEC).
Dublino è una città intima come un villaggio e accogliente come un pub irlandese. Incorniciata dalle montagne, attraversata da un fiume e delimitata da una bellissima baia, le sue strade e i suoi vicoli sono ricchi di edifici storici e artistici, caffetterie alla moda e pub “vecchietti”, come vengono definiti dai dublinesi. La città abbonda anche di bellezze naturali. Da non perdere è la Dublin Bay, Riserva della Biosfera Unesco, dove è possibile scoprire percorsi escursionistici sulla costa, piccoli villaggi e panorami marini sconfinati. Qui ci si può arrampicare sul Dalkey Quarry, percorrere il sentiero sulla scogliera a Howth o unirsi agli irriducibili di Dublino per una nuotata in mare aperto in qualsiasi condizione climatica.
Sono nove i posti da visitare assolutamente. In primis la Guinness Storehouse. Era il 1759 e un intraprendente mastro birraio di nome Arthur Guinness firmava il contratto di affitto di 9.000 anni per questa birreria, con un canone di £45 all’anno. Un paio di secoli dopo è nata Storehouse. Costruita nel 1904 secondo lo stile della Chicago School of Architecture, in origine era un deposito di fermentazione. Oggi è l’attrazione turistica numero uno in Irlanda: una brillante esposizione multimediale omnicomprensiva, dalle pubblicità vintage all’arte della birrificazione, coronata da una pinta al Gravity Bar con la sua vista panoramica a 360 gradi.
Ci sono poi le cattedrali di San Patrizio e di Christ Church, antiche e ricche di atmosfera e fascino. La cattedrale di San Patrizio, costruita accanto al pozzo dove il santo patrono irlandese battezzava i convertiti, risale al 1220 ed è ricca di monumenti, vetrate colorate del XIX secolo e la bellissima Lady Chapel. Poco distante, a 10 minuti a piedi, Christ Church è una calamita per i pellegrini da quasi 1.000 anni e una delle sue maggiori attrazioni è la sua cripta medievale. La Cappella di San Laurence O’Toole, è un reliquiario a forma di cuore contiene proprio il cuore imbalsamato del santo.
Da vedere il Book of Kells e il Trinity College. Il primo, con la sua antica storia alle spalle, che include monaci, vichinghi e remote isole scozzesi, regala forti emozioni. Questo magnifico manoscritto miniato paleocristiano è semplicemente un capolavoro. Custodito nella tesoreria del Trinity College, dove è possibile visitare la Long Room Library, una delle più belle biblioteche d’Europa, i cui scaffali ospitano oltre 200.000 dei libri più antichi del Trinity.
È poi possibile fare un giro esplorativo nell’incantevole campus del Trinity che risale al 1592 e vanta un incredibile elenco di ex allievi tra cui Bram Stoker, Oscar Wilde e Jonathan Swift. Front Square e il Campanile sono delle vere opere d’arte, ma il college ospita anche la moderna Science Gallery e la Douglas Hyde Gallery, con le sue mostre periodiche d’arte contemporanea.
D’obbligo una visita all’Epic The Irish Emigration Museum, situato nei sotterranei del CHQ Building al Custom House Quay. Qui si ripercorrono i viaggi strazianti degli oltre 10 milioni di persone che nel corso della storia hanno lasciato le coste dell’Irlanda. Qui si trova anche l’Irish Family History Centre, dove è possibile accedere a documenti importanti, parlare con un esperto di genealogia e iscriverti alla community online di persone che cercano di conoscere meglio le loro radici irlandesi. Un altro luogo ricco di storie familiari è il Glasnevin Cemetery, un vero e proprio archivio dove sono conservati i documenti relativi a 1,5 milioni di sepolture.
C’è poi il Dublin Castle, sorto sul sito di una fortezza di vichinghi danesi del 930 d.C, la cui prima pietra è stata posata nel 1230 dal Re Giovanni d’Inghilterra. Da allora è stato di dominio inglese fino al 1921 e la sua architettura si è evoluta nel tempo adattandosi a tutte le sue metamorfosi: è stato un tribunale, una fortezza e persino sede di esecuzioni.
Per rimanere letteralmente a bocca aperta bisogna entrare nell’ala est della Kilmainham Gaol, il carcere abbandonato più grande d’Europa. Fino alla sua chiusura, nel 1924, le sue celle si sono aperte per molti dei principali personaggi politici irlandesi tra cui Robert Emmet, Charles Stewart Parnell, il presidente Eamon de Valera e i leader della Rivolta del 1916 (14 dei quali furono giustiziati nello Stonecutter’s Yard).
A Dublino ci sono poi tanti musei gratuiti da visitare. Nel National Museum of Ireland è possibile ammira una delle collezioni d’oro più sbalorditive d’Europa, ritrovarsi “faccia a faccia” con i soggetti dell’Era Glaciale incredibilmente conservati e lasciarsi impressionare da un’imbarcazione neolitica in legno di 4.500 anni fa nella contea di Galway. Alla National Gallery of Ireland sono esposte raffinate opere di artisti irlandesi ed europei, oltre che l’apprezzata collezione dei lavori del pittore irlandese Jack B Yeats. È possibile poi ripercorrere la storia del design irlandese al National Museum of Decorative Arts and History in Collins Barracks ed esplorare la Hugh Lane Gallery, per scoprire il celebre Francis Bacon Studio.
Meravigliosi anche i parchi cittadini. Gli amatissimi spazi verdi della città includono le oasi nascoste degli Iveagh Gardens (perfetti per un picnic pomeridiano) e la perla cittadina di St Stephen’s Green che, fino al 1770 circa, veniva utilizzato per le esecuzioni pubbliche. Si può trascorrere un pomeriggio in bicicletta nel Phoenix Park, uno dei parchi urbani recintati più grandi d’Europa, in compagnia di un numeroso branco di daini, o cerca la statua di Oscar Wilde a Merrion Square, oppure rilassarsi nei Dubh Linn Gardens, alle spalle del Dublin Castle.
Annidato in St Stephen’s Green si trova infine, il Little Museum of Dublin. Curato e allestito con attenzione, il museo è un luogo piacevolissimo in cui trascorrere un pomeriggio rilassante, scoprendo la storia più intima della Dublino del XX secolo attraverso fotografie, lettere, pubblicità e oggetti d’arte. Gli appassionati di musica troveranno particolarmente interessante la mostra al secondo piano: U2 Made in Dublin, che traccia la storia della rock band più famosa della città dal 1976 ai giorni nostri. Dopo le mostre, si può scendere nel seminterrato per un bel pranzo da Hatch & Sons a base di salmone affumicato come vuole la tradizione irlandese.
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