Roma, rione Esquilino. Ex Acquario, oggi Casa dell'Architettura
Roma, rione Esquilino. Ex Acquario, oggi Casa dell'Architettura

Rione Esquilino, 1880. Tra i palazzi umbertini un incredibile edificio, arricchito da decorazioni marine, viene progettato per ospitare l’ (ex) Acquario di Roma. La storia della sua creazione e successiva trasformazione in Casa dell’Architettura.

Rione Esquilino, a due passi dalla stazione TerminiLa piazza umbertina Manfredo Fanti è arricchita da una struttura imponente, con una storia travagliata da raccontare: l’ (ex) Acquario di Roma. 

Due maestose scale portano all’ingresso dell’edificio ellittico, inquadrato da colonne. Fu l’ittiologo Pietro Garganico a volerlo, nel 1880. Inizialmente doveva essere edificato in via Nazionale ma, in seguito, fu scelto l’Esquilino, in quegli anni centro focale dell’urbanizzazione umbertina

Roma, rione Esquilino. Ex Acquario, oggi Casa dell’Architettura. Veduta laterale

La struttura, inaugurata nel 1887, doveva essere destinata a ospitare uno stabilimento di piscicoltura e un acquario divulgativo. Tutte le decorazioni interne, infatti, rimandavano, e rimandano ancora, a tematiche marine. Ben presto, grazie al piccolo giardino circostante arricchito da un laghetto e da resti archeologici, divenne un punto di aggregazione per gli abitanti della zona. 

Nel corso degli anni variò la sua destinazione d’uso diverse volte. Divenne un edificio che, grazie alla sua planimetria e alla sua acustica, ben si prestava a ospitare varie iniziative: spettacoli teatrali, cinematografici, feste e tanto altro. Fu poi utilizzato come magazzino per il Teatro dell’Opera e, in seguito, cadde in disuso. 

Per la sua rinascita bisogna aspettare i restauri del 1985 che si protrassero per diversi anni. È nel 2002 che l’Ordine degli Architetti di Roma e il Comune di Roma lo adibirono a sede della Casa dell’Architettura.