Roma, quartiere Ostiense. La Piramide Cestia
Roma, quartiere Ostiense. La Piramide Cestia (Giuliano Del Moretto/Shutterstock.com)

Nel cuore del quartiere Ostiense si erge, alto oltre 36 m, un sepolcro piramidale. È la Piramide Cestia, la tomba del pretore Gaio Cestio Epulone.

Roma, quartiere Ostiense. Nel piazzale si erge una piramide in stile egizio. Si tratta di un sepolcro fatto costruire tra il 18 e il 12 a.C. per Gaio Cestio Epulone: è conosciuto come la Piramide Cestia

Su una base quadrata di 30 m, si innalza per circa 36 m. È costruita in calcestruzzo con una cortina di mattoni e un rivestimento in marmo di Carrara

Fu lo stesso Gaio Cestio a commissionare la costruzione della tomba agli eredi. Lasciò scritto nel testamento che la sua edificazione non sarebbe dovuta durare più di 330 giorni, pena la perdita dell’eredità. E così avvenne. 

La camera sepolcrale si trova all’interno, è unica, con volta a botte e dipinta di bianco. Sono presenti decorazioni e cornici di stile pompeiano. Sulla parete di fondo si doveva trovare il ritratto del defunto che, però, a causa di “cercatori di tesori” non c’è più. 

Probabilmente la piramide si salvò da tutte le spoliazioni che colpirono i monumenti delle persone più benestanti poiché nel III secolo fu inglobata dalle Mura Aureliane e ne divenne un bastione

Ai piedi della piramide, a partire dal XVIII secolo, data la sua posizione dentro la cinta urbana ma adiacente alle mura, si cominciarono a seppellire i cittadini stranieri non cattolici defunti a Roma. Nel 1821 prende il nome di Cimitero degli Inglesi

Lo stato attuale della Piramide lo si deve a un restauro del 2015, costato 2 milioni di euro, finanziato dall’imprenditore e mecenate giapponese Yuzo Yagi.