
Nel quartiere Flaminio, un’oasi di pace si nasconde tra due cancelli: la “piccola Londra”. Una strada privata ricca di villini variopinti e lampioni vittoriani in ferro battuto dal sapore british.
Roma, Quartiere Flaminio. Tra il via vai di automobili e rumori di traffico, tra via del Vignola e via Flaminia, si nasconde un’oasi di pace: la cosiddetta “piccola Londra”.
Una strada pedonale privata, lunga non più di 200 m, chiusa da due cancelli. Se si ha la fortuna di trovarli aperti si può godere di una breve passeggiata tra casette basse colorate dal sapore british. Per terra, invece, un richiamo alla romanità: i sanpietrini.
Ogni villetta presenta una facciata variopinta, una porta di legno a cui si accede tramite sei scalini di pietra e cancelletti in ferro. Non mancano neanche i lampioni vittoriani in ferro battuto. Tutto dal punto di vista estetico è estremamente curato tanto che pare di essere catapultati in un quartiere londinese… in realtà è via Bernardo Celentano.
Questa strada fu voluta da Ernesto Nathan, l’allora sindaco anglo-italiano della Capitale. Decise che Roma avrebbe dovuto ispirarsi alle altre capitali europee, in particolar modo per l’architettura. Così chiamò Quadrio Pirani, architetto che già aveva realizzato i quartieri San Saba e Testaccio.
Nel 1909 iniziò la costruzione della “piccola Londra” i cui edifici si sarebbero attenuti scrupolosamente al Piano Regolatore che il neo-sindaco era riuscito a far approvare. I villini non avrebbero dovuto superare i due piani di altezza e dovevano essere dotati di cancelletti in ferro. L’altezza massima dei fabbricati, invece, non poteva superare i 24 m.
Inizialmente questa zona era stata pensata come alloggio per gli alti funzionari, oggi rimane una chicca “romana” tutta da scoprire.