
Costruito agli inizi del Novecento su commissione dello scultore palermitano Ettore Ximenes, il Villino Ximenes costituisce l’unico edificio a Roma in stile liberty floreale.
Roma, quartiere Nomentano. Nella trafficata piazza Galeno, fra lo sferragliare dei tram e lo sfrecciare delle automobili, si può scorgere un raro esempio della stagione liberty nella capitale: il Villino Ximenes.
Costruito agli inizi del Novecento su commissione dello scultore palermitano Ettore Ximenes, fu progettato da Ernesto Basile e Leonardo Paterna Baldizzi. Ximenes stesso, invece, invece, si occupò della realizzazione dei disegni e del progetto di tutto l’apparato decorativo, sia interno che esterno, di quella che sarebbe stata la sua casa-studio.
Si tratta dell’unico edificio a Roma in stile liberty floreale. Il corpo dell’edificio è quadrangolare, diviso in 2 piani uniti da un fregio. Tutto l’edificio è arricchito, per l’appunto, da mattonelle in ceramica con decorazioni floreali e motivi vegetali e stucchi.
Anche gli interni sono riccamente adornati e, il miglior esempio, è dato dalla sala da pranzo che dà un’idea al visitatore di tutto l’estro di Ximenes. Compaiono motivi floreali che creano un effetto mosaico-dorato sulle pareti e un fregio dipinto con raffigurazioni inerenti al cibo attraversa tutta la sala. Il soffitto, inoltre, è decorato in stucco da una danza di ninfe che reggono un cerchio a cui era appeso il lampadario originario. Una inferriata in ferro battuto si affaccia su quello che un tempo era il giardino e permette alla luce di illuminare “magicamente” tutta la stanza.
Dopo la morte dello scultore, nel 1956, il villino conobbe un periodo meno felice seguito, però, da una serie di restauri conclusisi nel 1999.