
Dopo le smart city arrivano le smart forest, le foreste che si abbinano alla digitalizzazione
Questa è l’era delle smart city, ossia delle città “intelligenti” gestite, tramite la tecnologia, in modo funzionale e nel rispetto della natura. In Trentino si è deciso di estendere questo ragionamento alle foreste, trattandosi di un territorio composto per l’80% da fitte zone verdeggianti.
In cosa consiste
L’azienda Trilogis, promossa da Trentino Sviluppo, ha dato vita ad un sistema di smart forest dove la circolazione di turisti, escursionisti, boscaioli ecc. sia ottimizzata tramite la digitalizzazione. Ma non parliamo di una tecnologia che si insidia con violenza nella natura e finisce col guastarla. Al contrario, l’intento è quello di rendere lo smartphone di ciascuno di noi uno strumento utile per vivere, in modo più coscienzioso e profondo, i boschi e la vegetazione. Tramite l’uso della connessione internet e della tecnologia Gis (Geographic Information System), sarà possibile avere accesso ad una serie d’informazioni a portata di tasca: qual è il sentiero più adatto alla propria moutain bike, qual è il più vicino corso d’acqua, quali sono le migliori aree per raccogliere funghi, e ancora: quali alberi è sicuro abbattere, quali sono le zone a maggior rischio geologico e d’incendio, ecc.
Si viene dunque a creare uno strumento utile sia per l’amministrazione forestale sia per il turista occasionale. «abbiamo i software per farlo e come ci dice anche la UE con le sue direttive siamo pronti per mettere a sistema i dati, geologici, botanici, di servizio e turistici dei boschi, sono le amministrazioni a questo punto, che devono fornirceli se vogliono far diventare ancora più smart le nostre foreste, aperte ad essere esplorate con un clic, grazie alle convergenze delle tecnologie, secondo diversi percorsi tematici e fruibili anche da tutti gli utenti dotati di smart device» spiega Massimo Barozzi di Trilogis.