Roma, Foro Romano. Il Tempio di Saturno
Roma, Foro Romano. Il Tempio di Saturno (Shutterstock.com)

Sede del tesoro di stato, il Tempio di Saturno si staglia imponente nel Foro Romano. Ai piedi del Campidoglio, uno dei tre luoghi sacri più antichi di Roma.

Si stagliano nel Foro Romano i suggestivi resti del Tempio Saturno. Che si decida di intraprendere un tour all’interno del foro o che ci si affacci dal Campidoglio, lo stupore è sempre lo stesso.

La costruzione iniziò già nel periodo regio e fu inaugurato nella prima età repubblicana. Posto ai piedi del Campidoglio, è uno dei tre luoghi sacri più antichi di Roma (dopo il Tempio di Vesta e il Tempio di Giove). Il dies natalis del tempio era il 17 dicembre, la festa dei Saturnali.

Durante questa festività era sovvertito l’ordine sociale: gli schiavi potevano essere temporaneamente uomini liberi. Tra di loro veniva eletto un princeps a cui veniva affidato ogni potere. In genere indossava una maschera buffa e rappresentava una divinità infera, Saturno o Plutone, custode della anime dei defunti ma anche protettrice delle campagne e dei raccolti. Si credeva, infatti, che nel periodo invernale vagassero, una volta uscite dalla terra, sulle terre incolte. Era quindi necessario riportarle nell’aldilà, con doni e offerte, dove avrebbero favorito i raccolti estivi.

All’interno del tempio vi era la statua di culto di Saturno, velata e con in mano la falce. Era cava, veniva riempita di olio e aveva le gambe avvolte con bende di lana che, in occasione dei Saturnali, venivano sciolte.

Il tempio, inoltre, era la sede del tesoro di stato, degli archivi, delle insegne e delle bilance per pesare ufficialmente il metallo. Per l’affissione di documenti pubblici era utilizzato il podio (restano visibili, infatti, i fori di un grande pannello rettangolare che li accoglieva).

I resti che oggi abbiamo la fortuna di ammirare risalgono a questa prima fase e al restauro del tardo III secolo.