Roma, rione San Saba
Roma, rione San Saba (Shutterstock.com)

Situato in cima a un cucuzzolo, il rione San Saba è tutto un saliscendi. Tra le Terme di Caracalla e il Circo Massimo sembra un piccolo paese ricco di villini bifamiliari ognuno con il proprio giardino. 

Tra le Terme di Caracalla e il Circo Massimo si trova un piccolo paesino: il rione San Saba conosciuto anche come “piccolo Aventino” per la vicinanza con il noto colle. 

Agli inizi del Novecento quest’area era ancora in aperta campagna, vi erano solo l’omonimo monastero e la chiesa (da cui il rione prende il nome). Bisogna aspettare il primo piano regolatore, risalente al 1909, per la creazione dei rioni San Saba e Testaccio. 

È tra il 1907 e il 1914 che, con il sindaco di Roma Ernesto Nathan, fu fatto realizzare in quest’area, dall’Istituto Case Popolari, un blocco di 10 lotti residenziali destinati alla borghesia impiegatizia. Si tratta di villini bifamiliari, ognuno con il proprio giardino, rivestiti da una cortina di mattoni dello stesso colore di quello della chiesa e delle vicine mura. Sono costruzioni di massimo quattro piani, con interni molto luminosi e cortili spaziosi. Per la progettazione era stato incaricato l’architetto Quadrio Pirani

Ma il cuore pulsante del rione è piazza Bernini. Questa regala ai residenti un grande giardino, ricco di alberi, di panchine e fontanelle in cui i bambini possono divertirsi. San Saba ospita la chiesa, una scuola elementare, un parco giochi, un bar, un ristorante e un piccolo teatro, l’Anfitrione. Insomma c’è tutto perché si possa vivere in autonomia, come se si abitasse in un paesino e non in una grande città.

Situato in cima a un cucuzzolo, il rione è tutto un saliscendi. Vale sicuramente la pena affrontare le scalinate per godersi la quiete e la calma di questa zona.