
Sospeso tra il Lungotevere Flaminio e il Lungotevere Cadorna, il Ponte della Musica sottolinea il forte legame tra i quartieri Flaminio e Delle Vittorie. Un esempio di struttura contemporanea caratterizzata da una grande sinuosità.
Il lento scorrere del biondo Tevere è interrotto dai ponti di Roma, da cui è possibile godere di differenti vedute. Se da una parte si trova il Ponte Rotto, con parti risalenti al II sec. a.C., non manca la possibilità di passeggiare su un ponte contemporaneo: il Ponte della Musica.
Bandito il concorso negli anni 2000, è nel 2011 che si conclude la sua realizzazione. La sua destinazione d’uso, originariamente, doveva essere esclusivamente pedonale. In seguito, però, è stata modificata per consentirne l’accesso anche alle biciclette e ai mezzi pubblici ecologici.
Sospeso tra il Lungotevere Flaminio e il Lungotevere Cadorna, collega l’Auditorium di Roma, Villa Glori, il MAXXI con il complesso del Foro Italico. L’opera sottolinea il forte legame sociale e urbanistico creatosi, in questi ultimi anni, tra il quartiere Flaminio e il quartiere Delle Vittorie.
Si presenta come una struttura ad arco ed è lungo 190 m. Diversi sono i materiali utilizzati per la sua costruzione: acciaio, calcestruzzo, cemento armato e legno. La pavimentazione centrale, che consente il passaggio di mezzi pubblici, è in asfalto.
Caratteristica di quest’opera (costata 8 milioni di euro) è l’inclinazione dei due archi rispetto al piano verticale. Manca, inoltre, un loro collegamento orizzontale nella zona sovrastante. Questo conferisce una grande sinuosità alla struttura.
Oggi il nome del ponte è “Ponte della Musica – Armando Trovajoli”. Nel 2013, infatti, è stato dedicato al compositore romano scomparso quello stesso anno.