Architettura brutalista

Dall’architettura brutalista al giardino: Il Barbican Centre di Londra. Un’alternativa al solito giro turistico.

Il Barbican Centre è il più grande spazio artistico multifunzionale d’Europa, creato all’interno del Barbican Estate e di proprietà della Corporation of the City of London.

Ospita diverse aree espositive, cinema, teatri, ristoranti, oltre gli uffici della London Symphony Orchestra e una sala da concerto interamente rivestita di pannelli di legno con un’acustica eccezionale.

Ogni giorno propone le mostre più in voga di tutta Europa, concerti, installazioni artistiche e fotografiche, spettacoli teatrali e di danza.

Il Barbican Estate rappresenta il sogno britannico post-bellico di rigenerazione urbana a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Costruito a nord della City of London, è un importante esempio del brutalismo in architettura ed è perciò protetto come monumento storico.

Concetto chiave della sua progettazione è l’uso del cemento armato e di passaggi e piattaforme sospesi su più livelli.

Il Barbican è un villaggio urbano. Vi si trovano condomini affacciati su una piazza sopraelevata con giardini e laghetti oltre ad una scuola, la chiesa St. Giles, un pub, la biblioteca Barbican Library, la Guildhall School of Musica and Drama e una serie di piccoli negozi.

Il brutalismo è una corrente architettonica che impiega la rudezza del cemento armato, evidenziando con forza espressiva la struttura. Questa corrente ha prodotto edifici, per lo più residenziali, che sono andati incontro a un degrado precoce per motivi legati alle ambizioni progettuali degli architetti che, talvolta, erano guidate da una visione idealistica della realtà. Il Barbican rappresenta, invece, un’eccezione nell’ambito del brutalismo, essendo riconosciuto come un esempio di architettura da tutelare.

Una delle sue parti più belle è “The  Conservatory”, tra le due più grandi serre nell’area metropolitana di Londra. Si tratta di un’oasi tropicale nel mezzo della City che ospita felci giganti, orchidee, cactus, palme e circa 2000 specie di piante tropicali. Ci si trova immersi in un paradiso surreale. Nelle vasche nuotano le carpe, le tartarughe passeggiano sulle rocce, varie specie di uccelli svolazzano nella voliera; il tutto su più livelli e con clima controllato, tra quinte di pura architettura brutalista.

Per chi non lo conoscesse merita davvero di essere visitato. La fusione tra architettura e natura è alquanto riuscita.