
Avete mai assaggiato il gombo? Se la risposta è negativa dovete assolutamente rimediare: ecco i valori nutrizionali e alcune ricette.
Appartenente alla famiglia delle Malvaceae, il gombo è una pianta tropicale che può essere utilizzata per preparare diverse pietanze. Particolarmente diffusa in Asia e in Africa, sta pian piano arrivando anche in Italia, specialmente in Sicilia, dove ci sono coltivazioni parecchio estese. Si consumano i frutti, sia freschi che cotti, e le radici, ricche di mucillagini emollienti e leganti. I frutti sono facilmente riconoscibili, visto che somigliano ad un peperoncino verde allungato e appuntito. Il sapore, invece, si avvicina a quello degli asparagi. Cento grammi di gombo contengono i seguenti valori nutrizionali:
- Calorie: 33kcal
- Carboidrati: 7,46 gr
- Zuccheri: 1,48 gr
- Fibra alimentare: 3,3 gr
- Grasso: 0,19 gr
- Proteine: 1,9 gr
- Vitamina A: 36 μg
- Tiamina (B1): 0,2 mg
- Riboflavina (B2): 0,06 mg
- Niacina (B3): 1 mg
- Folato (B9): 60 μg
- Vitamina C: 23 mg
- Vitamina E: 0,27 mg
- Vitamina K: 31,3 μg
- Calcio: 82 mg
- Ferro: 0,62 mg
- Magnesio: 57 mg
- Fosforo: 61 mg
- Potassio: 299 mg.
Il gombo, come avete visto, apporta pochissime calorie. Questo perché l’acqua rappresenta circa il 90% del suo peso. Interessanti sono le quantità dei sali minerali, specialmente calcio, magnesio, fosforo, potassio, rame e zinco, e delle vitamine, quali A, B1, B2, B3 e B6, C e K.

Gombo: dai valori nutrizionali alle ricette semplici e gustose
Come già anticipato, il gombo è un ortaggio parecchio versatile. Può essere cucinato bollito, fritto, saltato in padella o in zuppa. Calcolate che ha una consistenza gelatinosa, motivo per cui è perfetto per gli stufati e le zuppe. E’ ottimo anche come ripieno di torte salate o contorno per la carne e il pesce. Una ricetta davvero gustosa è il gombo in umido. Non dovete fare altro che cuocerlo a lungo con il pomodoro e gustarlo ancora caldo. Volendo, potete aggiungere anche la carne o il pesce.
Ovviamente, per accontentare tutti i palati, la cottura migliore è la frittura. Dopo aver privato i baccelli dei gambi e delle punte, tagliateli a pezzetti di uguale grandezza. In una ciotola, mescolate due uova con mezzo cucchiaino di sale. Aggiungete il gombo e mescolate bene. A questo punto, impanate con un mix di farina gialla e bianca, sale e pepe. Friggete fino a doratura: sono ottimi sia caldi che freddi.