
Un tour alla scoperta di questa misteriosa terra di confine incastonata tra mare e monti, ideale per una vacanza sostenibile
Al confine con Slovenia e Austria, il Friuli Venezia Giulia è incastonato tra alte montagne e il mare Adriatico. Il suo patrimonio culturale ricco e variegato, frutto di contaminazione tra diverse culture e popolazioni, seduce così come le infinite proposte all’insegna del relax, dello sport e del divertimento che rendono una vacanza indimenticabile. A lasciare il segno nella storia del Friuli Venezia Giulia, territorio situato in una naturale zona di passaggio, sono stati i Veneti, gli Euganei e i Gallo-Celti.
La civiltà del bronzo portò nella regione la diffusione dei castellari, borghi fortificati arroccati sulle alture, nei quali gli abitanti del villaggio si dedicavano all’allevamento degli animali. LifeGate ha girato questa regione autonoma, individuando i 5 luoghi da non perdere – che scopriremo nei prossimi articoli – che possono essere raggiunti senza auto ma unicamente con i mezzi pubblici, per un turismo lento e sostenibile.
Cividale del Friuli
Cividale del Friuli è un gioiello imperdibile. Partendo da Udine (la sua provincia), è possibile raggiungere questa cittadina grazie a una littorina di due vagoni, molto old style ma efficiente. Cividale venne fondata da Giulio Cesare che le diede il nome di Forum Iulii (da cui deriva poi il nome del territorio, Friuli) per poi passare in mano longobarda. Le tracce della sua lunga storia sono ovunque: a Cividale si viene spesso per ammirare il tempietto longobardo attiguo al Monastero di Santa Maria in valle. Si tratta di un esempio unico di architettura e scultura alto medievale. Attorno ci sono vigneti, scorre il Natisone e si respira la placida calma di un borgo. Inoltre, è Patrimonio Unesco.
Altra fermata obbligatoria è quella al Ponte del diavolo, simbolo della cittadina: un’imponente costruzione del 1400 circa che poggia su roccia naturale e dalla quale si gode una vista magnifica. È poco più di un borgo, ma si possono ammirare opere d’arte incredibili. A palazzo de Nordis per esempio, è custodita e ben esposta la collezione de Martiis, nata dalla passione personale di un imprenditore friulano che, come i mecenati di una volta, ha poi deciso di donarla al comune.
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