Freshkills park
Il freshkills park (freshkillspark.org, photo by Alex Maclean)

Dopo 50 anni di attività la discarica newyorkese di Freshkills, la più grande al mondo, subisce un cambiamento radicale, venendo trasformata in un enorme parco verde. I lavori, tutt’ora in corso, dovrebbero finire entro il 2036.

Inaugurata nel 1948 nel distretto newyorkese di Staten Island, Freshkills è la più grande discarica al mondo, che ha continuato ad ospitare rifiuti di ogni tipo per 53 anni, prima di essere chiusa nel 2001 dall’EPA (Environmental Protection Agency). A quei tempi l’accumulo di detriti era al suo massimo, arrivando a rivestire un’area di 1000 ettari (2200 acri), con pile la cui altezza superava quella della Statua della Libertà. Negli anni 80 vi arrivavano oltre 15 mila tonnellate di immondizia; i fumi prodotti causavano malattie gravi nella popolazione circostante. È così che questa piaga tossica è stata temuta e alimentata.

I lavori sui rifiuti

Ed ecco che da Freshkills discarica a Freshkills parco è un attimo, o meglio, lo è solo nella teoria. La sua trasformazione, iniziata nel 2003, prevede infatti 30 anni di lavori. La società Field Operations, che ha vinto il bando internazionale indetto dal governo, è ora nel pieno dei lavori al fine di trasformare questo disastro ecologico in un enorme parco, tre volte più grande di Central Park. La metamorfosi che sta avendo luogo non ha precedenti: i rifiuti vengono coperti da teli di plastica impermeabile, sui quali va disposto uno strato di terra ricca di ferro trasportata in enormi quantità dal New Jersey. I fumi prodotti dalla spazzatura vengono invece incanalati in tubi per l’estrazione del metano, per poi essere sfruttati per il riscaldamento delle case nel distretto.

Inverdimento

A questo punto si passa alla fase in inverdimento dell’area: sono stati piantanti infatti molti alberi e costruiti abbeveratoi di cemento per far convergere l’acqua piovana lontano dalle colline dei rifiuti. Lespecie erbacee autoctone ricoprono circa 150 milioni di tonnellate di spazzatura depositata in questi decenni e forniscono l’habitat perfetto agli uccelli della zona, soprattutto per i passeri locustella.

Obiettivi

L’obiettivo è, ovviamente, quello di rimediare ad un’aberrazione ambientale costruendo un parco i cui benefici siano innumerevoli. Ma si punta anche a costituire un centro di aggregazione di persone, un luogo ricreativo. A tal proposito, seppur manchi ancora molto alla conclusione del progetto, è oggi possibile svolgere qualche visita, opportunamente guidata.

Siamo di fronte ad una vera rinascita ambientale. Tra diversi anni verrà dato alla luce un nuovo polmone verde.