Pannelli solari idroelettrico

In Portogallo, nella diga Alto Rabagão, 840 pannelli solari galleggianti danno vita ad un nuovo mix di fotovoltaico e idroelettrico, per un plus energetico

Diga Alto Rabagão, nel Parco Nazionale di Peneda-Gerês. E’ proprio qui che un nuovo progetto ibrido, una chimera del settore energetico, prende forma: dei pannelli fotovoltaici che galleggiano, completamente integrati con la tecnologia delle dighe e dei bacini idroelettrici. Il modello prende ufficialmente il nome di “centrale fotovoltaica galleggiante” (FPV) e la sua ingegneria sta interessando enti da tutto il mondo.

L’idea

L’idea nasce dalle menti del National Renewable Energy Laboratory (NREL), che hanno avuto l’ingegno di fondere il solare a sistemi idroelettrici già esistenti, in modo da ricavarne più energia: si potrebbero infatti generare fino a 10,616 TWh all’anno. Attualmente sono stati individuati 379,068 bacini di acqua potenzialmente adatti, ma per ora si ricordi che esiste solo un impianto in funzione, quello appunto in Portogallo.

Vantaggi

I sistemi ibridi FPV-idroelettrici contano diversi vantaggi. Le due tecnologie coinvolte, solare e idroelettrico, avendo picchi di produzione energetica in stagioni opposte, sono infatti complementari. ll surplus tratto dalla stagione estiva può essere utilizzato per l’accumulo dell’acqua nel bacino idrico, il che garantisce una certa stabilità per tutto l’anno. Ma i vantaggi sono anche altri: sfruttare centri idroelettrici già esistenti significa risparmiarsi il tempo e il denaro per costruire da zero dei nuovi impianti, e inoltre i pannelli solari galleggianti permettono di usufruire di superfici altrimenti inutilizzate, arginando le restrizioni dell’uso del suolo. La presenza dell’acqua, tra l’altro, consente di realizzare un sistema di raffreddamento naturale che, con un abbassamento di temperatura, è in grado di evitare surriscaldamenti e conseguenti perdite di potenza. Infine, questo tipo di impianto riduce l’evaporazione dell’acqua e la formazione di alghe.

Altri progetti

ll Brasile, a marzo 2016, ha annunciato l’inizio dei lavori d’istallazione di un impianto fotovoltaico galleggiante da 1 MW sulla diga idroelettrica di Balbina, basandosi sul modello portoghese. Un progetto sta per nascere anche nella centrale idroelettrica di Sobradinho, a Bahia.

Stime energetiche

Con questo sistema si stima una potenziale generazione annua da 4,251 TWh a 10,616 TWh, ossia rispettivamente il 16% e il 40% del consumo di energia elettrica globale nel 2018. Ma sono dati da prendere con le pinze, siccome non tengono conto di una serie di limiti che potrebbero emergere dalla produzione.


Ciononostante, questo nuovo sistema potrebbe migliorare la gestione di energia pulita nel mondo. Ed infatti non sono poche le realtà a star ipotizzando nuovi sistemi ibridi energetici.