facciata di palazzo Schifanoia
Palazzo Schifanoia, Ferrara, Emilia Romagna

Mostra: Schifanoia e Francesco del Cossa. L’oro degli Estensi

Dopo qualche anno di chiusura torna a splendere Palazzo Schifanoia che riapre le sue porte con una mostra che celebra committente e autori di uno dei cicli di affreschi rinascimentali più importanti e affascinanti d’Italia.

All’occasione della riapertura dopo il restauro a seguito del sisma sarà visitabile fino al 10 gennaio 2021 la mostra Schifanoia e Francesco del Cossa. L’oro degli Estensi (www.artecultura.fe.it/159) ideata per mettere in luce la cultura estense e il palazzo che più di ogni altro ne è espressione. 

La mostra allestita nella Sale delle Virtù e nella Sala delle Imprese raccoglie pezzi provenienti sia dai Musei di Arte Antica di Ferrara che prestiti da fuori città. Si tratta di opere commissionate da Borso d’Este, signore di Ferrara dal 1450 al 1471, o legate in qualche modo alla sua figura e alla cosiddetta “Officina ferrarese”. L’espressione coniata per la prima volta dal celebre storico dell’arte Roberto Longhi vuole indicare la particolare koinè artistica che caratterizzò in maniera così originale il Rinascimento ferrarese. Sotto Lionello e Borso d’Este Ferrara divenne un luogo d’incontro di artisti dal nord Europa, tra questi si ricorda Roger van der Weyden che vi fece tappa durante il suo viaggio verso Roma, la presenza di numerosi artisti fiamminghi e francesi citati nei documenti dell’epoca e artisti toscani, primo fra tutti Piero della Francesca. Ciascuno contribuì a creare quel particolare linguaggio artistico debitore al gotico internazionale per l’importanza del paesaggio ma che rinvia al classicismo toscano per l’equilibrio tra il paesaggio e figure che ritroviamo nelle opere dei tre campioni della pittura ferrarese del Rinascimento: Cosmé Tura, Francesco del Cossa, Ercole de’ Roberti. Tra questi i realizzatori del ciclo di affreschi dei Mesi di palazzo Schifanoia, ritenuto assieme alla famosa Bibbia – forse il libro miniato più sontuoso di tutti i tempi – le opere più importanti e caratterizzanti della politica culturale di Borso.

Il grande Salone è lungo 25 metri e largo 11 per 7 metri e mezzo di altezza. La superficie dipinta raggiungeva pertanto i 525 mq, superficie che fa di questo ambiente uno dei più grandi cicli decorativi profani del Rinascimento. In occasione della riapertura post restauro il ciclo dei Mesi del Palazzo Schifanoia è stato dotato di un nuovo impianto d’illuminazione dinamico a led capace di diffondere luce omogenea e museale con focus su scene specifiche offrendo una visione straordinaria e inedita degli affreschi davvero da non perdere.