
H20s è un modello di eco-villaggio residenziale autosufficiente dal punto di vista idrico, energetico e alimentare a Keur Bakar Diahité
H2Os è un modello di eco-villaggio residenziale autosufficiente dal punto di vista idrico, energetico e alimentare a Keur Bakar Diahité (250 km a sud di Dakar, 500 abitanti). Un progetto sostenibile contro desertificazione, abbandono ed emigrazione voluto da senelegalesi della diaspora e ong locali progettato in Italia.
Progetto
H2Os è un percorso partecipativo con partner del progetto MUSOCO, una piccola ong veneziana che si occupa di progetti di cooperazione in Senegal attraverso il suo presidente Gianni Spaliviero, e l’ONG USE Union pur la Solidarité et l’Entraide di Dakar. Il progetto vede la creazione di un centro civico con una parte abitativa legata all’ospitalità (persone che vengono a lavorare o i senegalesi della diaspora) e una parte pubblica dove c’è la sala comune e le sedi delle due cooperative del villaggio, una realtà che coniuga tradizione. Si vuol creare un edificio che, con le tradizioni preservate, riesca a dare comfort ai senegalesi della diaspora.
L’eco-villaggio H2Os nasce in una zona con un grosso problema di approvvigionamento idrico, l’avanzamento del deserto si misura di anno in anno. L’eco-maison communautaire è un edificio passivo (cioè che copre la maggior parte del suo fabbisogno di energia per riscaldamento e rinfrescamento ambientale interno) di 400 m2 di superficie.
L’edificio raccoglie e conserva l’acqua piovana e costituisce un buon polo di riciclo, riuso e depurazione dell’acqua esausta per l’agricoltura. E’ stata progettata una casa con acqua, elettricità e servizi igienici ed autonoma, sia dal punto di vista idrico che elettrico. Ogni persona richiede 50 litri di acqua al giorno (30 litri per uso umano e 20 per la pulizia).
La raccolta dell’acqua piovana accumula fino a 250 litri di acqua/giorno: un tetto di lamiera con tegole inclinate raccoglie l’acqua in una cisterna sotterranea di 53 m³. Una volta purificata, l’acqua potabile viene raccolta in una cisterna separata con una pompa d’emergenza e un depuratore e può essere usata per i bisogni primari (bere, cucinare, igiene personale). L’acqua restante e il 70% di quella potabile viene riciclata per usi secondari (pulizia della casa, scarichi, irrigazione). L’energia elettrica è prodotta dall’impianto fotovoltaico di 130 m² sul tetto dell’edificio.
La piccola maison è l’unico punto elettrificato del villaggio, c’è acqua corrente, un bagno funzionante, aule di studio per corsi alfabetizzazione e formazione lavorativa, L’eco-maison communautaire è l’unico punto elettrico del villaggio. C’è l’acqua corrente, un bagno funzionante, un orto bio, un servizio a tutta la comunità in collaborazione con la ONG locale USE.