L’altopiano è un mondo a sé, ricolmo di meraviglie sotterranee, di fenomeni naturali mozzafiato e di sapori unici. Sono tantissime le cose da vedere ed ogni volta che si torna, se ne scoprono sempre di nuove

La natura incontaminata nel Carso Verde Sloveno

La Slovenia è  un piccolo-grande Paese. Grande quanto la Lombardia è un mix perfetto  di natura incontaminata,  caratteristiche culturali e diversità climatiche e paesaggistiche che ne fanno una delle gemme più interessanti dell’Europa centrale. Una terra dove l’uomo e la natura sembrano vivere in perfetto equilibrio, rispettandosi in modo reciproco. Tutto questo sembra trovare un punto di sintesi nel logo (I Feel Slovenia) studiato dall’Ente del Turismo per promuovere le bellezze slovene.

Logo studiato dall’Ente del Turismo della Slovenia per promuovere le bellezze del Paese. Hastag: #ifeelslovenia

Appena si varca il confine si rimane colpiti dal verde, luminoso e brillante, che sembra perdersi all’infinito. Interrotto e punteggiato di tanto in tanto da qualche villaggio. Non a caso il verde è proprio il colore  che la identifica meglio.

È anche il luogo dove le Alpi e l’Adriatico si prendono per mano per “ammirare” uno  dei paesaggi più particolari del mondo: il Carso, Kras in sloveno, una peculiarità assoluta del Paese. Un altopiano stretto, da una parte, tra il fiume Isonzo e le vette alpine, e dall’altra tra le grotte di Postumia e quelle di San Canziano e che arriva a lambire il golfo di Trieste e l’Istria.

Il Carso Verde Sloveno è un mondo a sè ricolmo di una natura mozzafiato e di fenomeni naturali straordinari

Il Carso verde sloveno è un mondo a sé, fatto di meraviglie sotterranee (in particolare grotte, laghi e fiumi), di fenomeni naturali mozzafiato e di sapori unici. Un territorio piccolo ma con tantissimi tesori da scoprire e da ammirare. Ogni volta che si torna se ne “scovano” sempre di nuovi.

Per tali ragioni, in ogni tour nel Carso verde possono piacevolmente coesistere tappe storico – archeologiche, culturali, naturalistiche con il “condimento” di una buona enogastronomia.

Ad esempio, con tre giorni a disposizione, si potrebbe andare alla scoperta del Museo del Carso, la bella mostra ospitata nel Notranjski Muzej di  Postumia, poi proseguire con le bellissime ed esclusive Grotte di Križna lunghe poco più di otto chilometri. Altra tappa al lago intermittente di Cerknica con l’interessante Museo interattivo di Jezerski Hram. E per finire, altre due chicche,  il  grande “Parco della Storia Militare” di Pivka ed il Castello di Prem un piccolo maniero medievale nella zona dei Brkini, che da oltre sette secoli domina l’intera vallata del fiume Reka. Ovviamente tra una visita e l’altra ci si può tranquillamente concedere qualche intermezzo gustoso. Ad esempio nei dintorni del Lago di Cerknica le tipicità riguardano piatti a base di trote, lucci, carpe e tinche. In autunno arrivano in tavola la mela dei Brkini, la frutta essiccata ed i dolci di castagne. Alla fine dei grandi lavori nei campi o a casa da queste parti è usanza cucinare gli štruklji con ripieno di ricotta e noci.

Per quanto riguarda le tappe golose, si consiglia: il Ristorante  “Štorja Pod Stopnicami” a Postumia, la Gostilna in pizzerija Pri Stani a Grahovo e l’agriturismo “Pri Ivankotovi” a poca distanza dal Castello di Prem e dal confine italiano.

I singoli luoghi sono facilmente raggiungibili in poco tempo. Tutte le destinazioni individuate sono ricomprese in un raggio di una quarantina di chilometri, ristoranti ed agriturismi compresi.

Il Museo del Carso a Postumia

I Tesori del Carso in mostra al Notranjski Muzej di  Postumia

La presa di contatto con questa terra può iniziare proprio dal Museo della Notranjska, una piccola struttura ubicata nel centro di Postumia, al n.5 di Kolodvorska cesta, che merita una visita. Il motivo è presto detto: le sue sale ospitano la mostra permanente “Museo del Carso”, un viaggio interessante e piacevole attraverso varie ere geologiche che hanno determinato la formazione del paesaggio carsico. Le sale al primo piano raccontano la Genesi del Carso, un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire i molteplici fattori che resero possibile la sua formazione e il suo sviluppo nel corso dei millenni. L’intero secondo piano è invece dedicato al più famoso fenomeno carsico: le grotte. I misteriosi spazi sotterranei vengono presentati come rifugi degli animali dell’era glaciale, come abitazioni dei nostri antenati, come luoghi dove nascondere tesori ed infine come fonte d’ispirazione per l’uomo moderno nell’ambito sportivo e speleologico. 

Nel corso della visita è anche possibile “toccare con mano” le stalattiti e le stalagmiti senza paura di rovinarle, come invece accadrebbe nelle grotte ed osservare al microscopio le varie specie di fauna ipogea che popolano le tantissime grotte carsiche. Le grotte carsiche pullulano di vita. Ci sono infatti 450 specie di fauna ipogea dal più famoso proteo fino al minuscolo coleottero.

Museo del Carso: gli scheletri di alcuni animali dell’Era glaciale

Si rimane anche piacevolmente impressionati dalla ricca collezione di scheletri di animali dell’era glaciale fra cui l’orso delle caverne, il bisonte della steppa e i resti del leone delle caverne, della iena, del rinoceronte e perfino di un ippopotamo. 

Il Tesoro del Castello di Predjama in esposizione al Museo del Carso

All’interno si può ammirare anche  il “Predjamski zakladi”, il “Tesoro di Predjama”, dieci oggetti di pregevole fattura in oro e argento (un piccolo calice, tre calici, coppa con coperchio, coppa, coppa con mulinello a vento, saliera, due candelieri) rinvenuti nel 1991 nel seminterrato dell’edificio principale del misterioso ed affascinante Castello di Predjama. Tutto il vasellame ritrovato, quasi sicuramente in uso tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600, è generosamente ornato con motivi di piante e altre figure.  Tali oggetti sono uno dei pezzi forti del Museo e  raccontano la storia di una ricca vita sociale, con tavole imbandite e feste al lume di candela, nei tempi in cui in Europa si consumavano grandi quantità di cibo e bevande. Ulteriori Info: www.muzejkrasa.si. Il museo è visitabile tutto l’anno con giorno di chiusura il lunedì.

Alla scoperta dei laghi all’interno delle Grotte di Križna

Grotte di Križna jama con 22 laghi sotterranei dalle acque smeraldine

Il Carso è una terra di grotte straordinarie, fra cui Postumia le più visitate d’Europa,  e San Canziano, con l’eccezionale canyon sotterraneo. Ma ce ne sono  anche altre migliaia: attualmente sono circa 12 mila e ogni giorno ne viene scoperta una nuova. Molto interessanti quelle di Križna jama, con 22 meravigliosi laghi sotterranei con acque color smeraldo visitabili in gommone.

L’entrata si trova a poca distanza dall’abitato di Bloška polica a circa un’ora di auto da Trieste e mezz’ora da Postumia.  Il loro nome deriva dalla chiesa di Santa Croce (Cerkev sv. Križa) ubicata nelle immediate vicinanze. Sono famose in tutto il mondo per la elevata diversità biologica, per le tante specie di animali (circa 50) che vivono all’interno e per il sistema di laghi sotterranei caratterizzati da acque color smeraldo, 22 dei quali sono raggiungibili col gommone.

La guida mostra l’orso delle caverne che nell’Era glaciale trascorreva l’inverno all’interno delle grotte di Križna

L’ambiente interno è stato mantenuto il più intatto possibile e per tale ragione non sono dotate di illuminazione artificiale e sono prive di sentieri e passerelle in cemento. Le ringhiere ed i corrimano si trovano solo nei passaggi più difficili e scivolosi. Per questo motivo le visite sono contingentate ed occorre prenotarsi per tempo anche perché è sempre necessaria la presenza di una guida. Prima di entrare i visitatori ricevono un paio di stivali ed una torcia ricaricabile. Appena entrati la temperatura cala bruscamente (+8°C per tutto l’anno) e  si viene avvolti dal buio che diventa quasi impenetrabile: ragione per cui è necessario tenere sempre accesa la torcia. Il tour, che inizia con una breve spiegazione, dura poco più di un’ora. In settembre sono previste tre visite giornaliere (alle 11 – 13 e 15). Lungo il tragitto, di circa un chilometro, si incontrano grandi sale, tantissime formazioni di stalattiti e stalagmiti e le ossa dell’orso delle caverne che durante l’Era glaciale, svernava abitualmente in queste grotte.  Poi, finalmente, si arriva al gommone per l’esplorazione del primo laghetto sotterraneo. Il silenzio è irreale ed appena si spegne la torcia il buio diventa pressoché  assoluto. Come si è detto, il percorso standard dura poco più di un’ora. I più avventurosi ed allenati possono anche cimentarsi in tragitti più lunghi di circa quattro ore. Questi ultimi sono però contingentati (non più di mille persone l’anno) per mantenere il più possibile integro l’ambiente delle Grotte. Ulteriori info:  www.krizna-jama.si/it. Il biglietto costa 10 euro per la visita di un’ora e 50 euro per il percorso più lungo.

Il piazzale antistante l’entrata al Parco Della Storia Militare di Pivka

Parco di Pivka: la storia militare slovena in tre padiglioni

Lasciate le Grotte di Križna jama ci si può dirigere a Pivka, una cittadina a circa 30 chilometri dal confine italiano e che deve il suo nome al fiume omonimo che scorre nelle vicinanze. All’epoca in cui questa zona era territorio italiano si chiamava San Pietro del Carso o meglio Šempeter na Krasu.

A pochi passi dal centro cittadino si trova il “Park vojaške zgodovine”,il grandeParco della Storia Militare”,  di Pivka. Un complesso museale unico nel suo genere aperto nel 2004 che merita sicuramente una visita. È il più esteso della Slovenia, e propone una ricca collezione di mezzi militari, carri armati e semoventi di artiglieria, aerei (tra cui il Thunderjet americano, il caccia rumeno Vultur ed il leggendario Mig 21 di fabbricazione sovietica), elicotteri ed un sottomarino tascabile, con sigla P-913 Zeta, lungo 19 metri, una  stazza di 76 tonnellate ed un pescaggio di appena due metri e mezzo. L’alimentazione era a batteria ed a bordo c’era posto solo per un equipaggio di quattro uomini che potevano rimanere in immersione anche per una settimana.

Sottomarino tascabile P 913-Zeta

Nello stesso padiglione anche un simulatore di volo che si può tranquillamente provare per fare decollare ed atterrare “senza danni” un Mig 21. Operazione sicuramente non facile.

Il complesso – che trova posto nei vecchi edifici della caserma di Pivka costruita alla fine degli anni ’20 del secolo scorso dall’esercito italiano per proteggere i nuovi confini stabiliti dal Trattato di Rapallo – è suddiviso in tre padiglioni più un’ampia area esterna dove si può ammirare una grande locomotiva militare tedesca a vapore, alcuni aerei ed un elicottero da combattimento.  Il padiglione “A” ospita la mostra “La strada verso l’autonomia” dedicata al processo di indipendenza della Slovenia  con particolare riguardo alla Guerra del 1991. Davanti all’edificio Komanda, da cui si accede al Parco, spicca il monumento dedicato al 26 giugno 1991, giorno in cui i carri armati dell’Armata Popolare della Jugoslavia scesero in strada per contrastare la nascita della Slovenia.

La grande locomotiva di fabbricazione tedesca in uso durante la Seconda Guerra Mondiale

Negli due padiglioni “B” e “C” trovano posto vari veicoli militari americani, russi e  jugoslavi della Seconda Guerra Mondiale  tra cui carri armati, mezzi semoventi con cannoni contraerei tra cui il leggendario Flak 88 di produzione tedesca ed altri veicoli corazzati. In esposizione anche i mezzi, le armi e l’equipaggiamento che negli anni ’50 gli Usa donarono alla Jugoslavia  come aiuto militare in seguito al conflitto tra Stalin e Tito che portò all’esclusione della Federazione Socialista Federale di Jugoslavia dal blocco di Paesi legati all’URSS. Nella parte finale dell’esposizione trovano posto il Soko 522, un aereo scuola jugoslavo e varie bombe aeree. Info: www.parkvojaskezgodovine.si/it.

In canoa sulle acque del Lago di Cernika

Cerkniško jezero il lago magico

A Cerknica, una cittadina della Slovenia sud occidentale a 35 chilometri da Pivka e circa 60 da Trieste, merita una visita  il Cerkniško jezero (www.zelenikras.si/it), il più grande lago intermittente d’Europa. Una autentica meraviglia posta sotto tutela come parco naturale e come meraviglia umida di importanza internazionale. In virtù della sua natura carsica si riempie durante l’anno di tanta acqua che poi misteriosamente scompare …….per poi ricomparire, sempre misteriosamente, qualche mese dopo. Per tale motivo cambia aspetto con il mutare delle stagioni e, per viverne appieno l’incanto, converrebbe visitarlo varie volte nel corso dell’anno. Il suo nome deriva da Cerknica Polje, la zona in cui si trova. Polje in sloveno significa “prato, campo”. Ed è quello a cui si riduce il lago nel periodo estivo quando le sue acque scompaiono quasi completamente.

Quando è pieno d’acqua si può noleggiare una canoa per andare alla scoperta  dei suoi angoli più nascosti oppure andare in bici per un giro slow lungo le sue sponde in  percorso adatto a tutti. Barche, kajak e biciclette si possono noleggiare a bordo lago da Andrej Sparemblek il titolare della Tur Servis una società specializzata in questo tipo di attività.

Il grande plastico “vivente” esposto nel Museo del Lago di Cerknica

Prima di “pagaiare” con tranquillità sulle acque del Lago di Cerknica, conviene visitare il vicino ed interessante  Jezerski hram, il Museo del Lago di Cerknica,  dove si viene accolti da una presentazione multimediale in quattro stagioni dal titolo Jzeru je jzera nej e poi con l’aiuto di un grande plastico “vivente” si scoprono le modalità di riempimento e svuotamento di questo bellissimo specchio d’acqua bello, interessante e misterioso. Info:.www.jezerski-hram.si

Castello di Prem: sala degli affreschi

Castello di Prem un piccolo gioiello medievale

Ultima tappa Prem, un villaggio del comune di Ilirska Bistrica, per vedere il locale castello, costruito nel XIII secolo e ben posizionato nel punto più alto del paese per dominare, seppur in maniera discreta l’intera vallata del fiume Reka. Il maniero ebbe vari proprietari fra cui il medico triestino Bruno Zuccolin che nel 1927 lo acquistò che era praticamente in rovina, lo fece restaurare e vi soggiornò fino al 1974 data della sua morte. Nei suoi ambienti ristrutturati, si possono ammirare la collezione museale sui castelli e i palazzi del bacino fluviale del fiume Reka. Molto bella la sala affrescata con i segni zodiacali e con varie figure rappresentanti le quattro stagioni.

Il dipinto di San Cristoforo all’ingresso della cappella del Castello di Prem con in mano un’automobile d’epoca

Curioso il dipinto di San Cristoforo all’ingresso della cappella: la mano che esce dal saio regge …. un’auto d’epoca. Si può poi seguire la descrizione in italiano di quanto contenuto nelle singole sale grazie ai “QR Code” posizionati all’ingresso di ognuna. Si avvicina lo smartphone ed il “gioco è fatto”.

Come spesso accade, anche questo Castello è circondato da miti e leggende. Una di queste parla di una galleria sotterranea costruita vari secoli fa per collegarlo con il Palazzo di Turn passando sotto il fiume Reka. La cosa, come è facile immaginare, è ancora tutta da dimostrare e molto probabilmente rimarrà tale.

Oggi  il Castello è diventata una location ideale per matrimoni e cene di gruppo. Nel periodo estivo si arricchisce di concerti e manifestazioni artistiche  che attirano numerosi turisti.  Info: www.gradprem.si.

Intermezzi golosi nel Carso Verde Sloveno

Un vecchio proverbio sloveno dice che “l’amore passa per lo stomaco…” ed in effetti è facile innamorarsi di questa “piccola grande” terra anche grazie alla sua cucina, piena e gustosa e dalle chiare influenze slave e germaniche.

Per assaggiare le tipicità carsiche non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ci sono una infinità di ristoranti, trattorie ed agriturismi che propongono piatti davvero interessanti.

A Postumia   al n.1 di via I Maggio, a poca distanza dal “Museo del Carso” merita una sosta golosa il Ristorante  “Štorja Pod Stopnicami”, letteralmente “Storia sotto le scale” (sito internet: http://storja.si). Un locale “top” per i buongustai. Piccolo ed accogliente, con una parte interna a più livelli, fino al cuore del locale che si trova appunto “sotto le scale” ed una ampia terrazza esterna.

Marko Stankovic chef e titolare del locale

La cucina è il regno del proprietario Marko Stankovic, uno della nuova generazione di chef sloveni. Il suo modo di cucinare, punta sulla fusione dinamica di “reka, morje e zemlja”, cioè “fiume, mare e terra”. Il menù è ampio, con una ricca selezioni di piatti soprattutto sloveni rivisitati in chiave moderna.  Si può partire con un antipasto di ricotta e funghi porcini freschi, a seguire una ottima zuppa di funghi (Gobova Juha) densa, corposa e saporita e poi concludere con una buona trota oppure una selezione di formaggi. Ben rifornita la cantina: si contano circa 160 etichette per buona parte di produttori sloveni.

Stanka Cimermancic con il figlio Franci ed il marito Franc

Per cambiare completamente genere si consiglia di fare tappa alla Gostilna in pizzerija Pri Stani a Grahovo. La gestisce da sempre Stanka Cimermancic assieme al marito Franc ed al figlio Franci. Questi ultimi si occupano della cucina mentre Stanka è addetta alla sala. Il primo piatto che si consiglia il minestrone con cavoli rapa, tipico della zona. A seguire un assaggio di maiale arrosto o di salsiccia alla griglia con cavolo cappuccio o di luccio con patate al forno. Le portate sono molto abbondanti e sono sempre accompagnate da una terrina di insalata mista e funghi porcini. Info: www.gostilna-pristani.si.

Valentina Maleckar con il marito Denis Ivanko ed i figli Jaka e Gašper

Infine, dopo la visita al Castello di Prem si può fare una tappa gustosa all’Agriturismo Pri Ivankotovi che si trova a poca distanza. Ai fornelli la proprietaria Valentina Maleckar che lo gestisce assieme al marito Denis Ivanko (che si occupa anche della coltivazione dei terreni della fattoria) ed ai figli Jaka e Gašper.

Nel menù figurano piatti della tipica cucina slovena tra cui Domači rezanci s svežimi jurčki  (niente paura sono solo tagliatelle fatte in casa con funghi), zuppe a base di funghi che vengono raccolti da mani esperte nei boschi circostanti, arrosto di manzo, filetto di maiale al forno con erbette e, per finire štruklji con menta, ricotta e noci. La struttura è aperta tutto l’anno dal venerdì alla domenica e negli altri giorni per gruppi, previa prenotazione.

štruklji con menta, ricotta e noci

Dove pernottare: si può provare l’agriturismo Tekavča ograda situato in via Lipsenj 32 a Grahovo, nelle vicinanze del Lago di  Cerknica, il luogo perfetto per gli amanti della natura. Dispone di tre appartamenti per massimo 4 persone, una camera per due ed una per cinque persone.

Glamping Lake Bloke con le casette in legno distribuite su un’area di cinquemila metriquadri

In alternativa si può scegliere il Glamping Lake Bloke a Nova Vas. Aperto dal 2014 si distende su una superficie di circa cinquemila metriquadri e ha varie casette da due a quattro posti,  perfettamente attrezzate per ospitare fino a 35 persone. La struttura si trova a due passi dal Lago di Bloke, lo specchio d’acqua che, oltre ad essere balneabile, è anche il più calmo del Carso sloveno. Ed a differenza di altri laghi carsici ……. non scompare mai. Info: www.blosko-jezero.si

Ulteriori info : www.zelenikras.si/it. Hastag:#ifeelslovenia; #carsoverde #zelenikras

Articolo di Tiziano Argazzi