
Il carbone vegetale è una sostanza naturale che vanta diverse proprietà. Quali sono gli usi? Quali le controindicazioni?
Conosciuto anche con il nome di carbone attivo o carbone attivato, il carbone vegetale è una sostanza naturale che si ottiene da una doppia combustione senza fiamma del legname e dei suoi scarti di lavorazione. Questa polvere è adsorbente, ovvero è in grado di far aderire singole molecole alla sua superficie. Grazie a questa speciale caratteristica riesce a trattenere l’aria che si sviluppa a livello gastrico e intestinale, evitano gonfiore e tensione addominale. Da un lato ha la capacità di adsorbire i gas che si formano nello stomaco e dall’altro è in grado di spegnere bruciori e sfiammare le pareti gastriche.
Il carbone vegetale, pertanto, è largamente utilizzato per combattere problemi intestinali, dilatazioni addominali, gas, digestione difficile, aerofagie, meteorismo, gastriti, iperacidità gastrica e alito cattivo. Inoltre, questa polvere è consigliata anche in casi di diarrea e coliti. In particolare, risulta particolarmente efficace se associato alle piante carminative.
Infine, il carbone attivo è impiegato nel caso di assorbimento di sostanze tossiche perché favorisce l’eliminazione di metalli pesanti. In quest’ultimo caso, c’è anche un altro rimedio naturale che è un vero e proprio alleato, ovvero la zeolite attivata.

Carbone vegetale: usi e controindicazioni
Solitamente si assume sotto forma di compresse e per il dosaggio è bene fare riferimento alle indicazioni del medico o dell’erborista. A dosi troppo elevate o a causa di un periodo di assunzione eccessivamente lungo, infatti, può provocare un effetto costipante. Inoltre, il carbone attivo trova largo utilizzo anche in cucina, per la preparazione di prodotti panificati.
Per quanto riguarda le controindicazioni, il carbone vegetale è sconsigliato in presenza di ostruzioni intestinali o appendicite. Inoltre, considerata la sua elevata capacità di adsorbimento di gas e liquidi, può impedire l’assimilazione di farmaci e sostanze nutritive.