piatti regionali
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Montecitorio si prepara ad accogliere i piatti regionali della tradizione italiana che saranno protagonisti del pranzo dei deputati

Dopo un governo entrato all’attivo da pochissime settimane, le novità sembrano non finire. A dicembre infatti, l’appalto relativo alla ristorazione della Camera dei deputati scadrà e sarà necessario trovare una nuova gestione per saziare i palati di Montecitorio. Tra le proposte a cui si vorrebbe dare “la fiducia” sembra esserci quella che si propone di portare in Parlamento la tradizione culinaria locale, dando la possibilità di provare i piatti tipici di tutte le Regioni d’Italia. In questo modo ogni settimana verranno proposti menù tipici regionali, che si alterneranno a rotazione.

Paolo Trancassini, deputato questore di Fratelli d’Italia e proprietario del ristorante storico La Campana, proprio a due passi dal Parlamento, si è soffermato sull’importanza di questo bando per portare la tipica cucina territoriale italiana ai palati dei Ministri. “Vogliamo alzare gli standard qualitativi delle materie prime e proporre una turnazione di menù regionali” ha commentato. Secondo Trancassini, questa iniziativa necessiterà dell’utilizzo di materie prime migliori, valorizzando il Made in Italy.

Grazie a questi piatti regionali si cercherà di mettere in atto sin da subito quella sovranità alimentare che tanto aveva fatto discutere e storcere il naso a molti. Certamente attuare questa ambiziosa scelta non sarà facile, soprattutto per la necessità di dover reperire sempre materie prime che, non solo dovranno essere originarie dell’Italia, ma anche rispettare pienamente le ricette locali, valorizzandole e non trasformandole, per una questione di comodità.

Attendiamo con ansia la nuova gestione, per scoprire se questo obiettivo sarà raggiunto con successo, oppure sarà abbandonato a causa della troppa ambizione o a causa di “litigi culinari” che in Italia ormai si sa, sono all’ordine del giorno.