
La calendula, conosciuta anche con il nome oro di Maria, ha numerose proprietà curative. Quali sono i benefici e gli utilizzi?
La calendula deve il suo nome alle calende perché fiorisce il primo giorno di ogni mese per tutto l’anno. Secondo la tradizione di un tempo, se al mattino i fiori restano chiusi significa che probabilmente pioverà. Nota anche con il nome di oro di Maria, il motivo è da ricollegare alla sua proprietà di alleviare i dolori legati al ciclo mestruale e curare le disfunzioni dell’apparato genitale femminile.
La calendula, inoltre, ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche. Agisce sulle irritazioni delle mucose ed è indicata in caso di colite, gastrite e ulcere. Come se non bastasse, è il rimedio naturale più efficace contro scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni di pelle, ulcere della bocca e infiammazioni gengivali. Contiene triterpeni, flavonoidi, polisaccaridi, caroteni, fitosteroli, olio essenziale, mucillagini, acido salicilico e sostanze amare.
Calendula: usi
La calendula può essere impiegata sia per uso interno che esterno. Nel primo caso potete produrre un ottimo infuso. Avete bisogno solo di 1 cucchiaio raso di calendula e 1 tazza d’acqua. Versate i fiori dell’oro di Maria nell’acqua bollente e spegnete il fuoco. Coprite e lasciate in infusione per 10/15 minuti. Trascorso questo tempo, filtrate e bevete al bisogno.

Per uso esterno, invece, potete realizzare un ottimo oleolito. Avete bisogno di 100 gr di fiori di calendula secchi e ½ l di olio di mandorle dolci. Mettete la calendula in un barattolo di vetro dotato di coperchio ermetico, coprite i fiori con l’olio e lasciate riposare il composto per 30 giorni. In questo arco di tempo, dovete ricordarvi di scuotere il barattolo una volta al giorno. Trascorso questo periodo, filtrate l’olio con una garza sterile. Conservate l’oleolito in una bottiglia di vetro scuro, in un luogo fresco e al buio. Utilizzate questo prezioso elisir per curare le cicatrici, per sfiammare ferite e per lenire e calmare l’epidermide irritata. La calendula non ha controindicazioni o effetti collaterali: data l’assenza di elenalina, il rischio di allergia alla pianta è bassissimo.