
La radice di astragalo è largamente utilizzata come antinfiammatorio e immunostimolante: proprietà, usi e controindicazioni.
L’astragalo è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae, a cui vengono attribuite numerose proprietà. E’ immunostimolante, antiossidante, antivirale, fibrinolitica ed epatoprotettiva. In fitoterapia si utilizzano le radici, che contengono: saponine triterpeniche, flavonoidi, amine biogene e polisaccaridi, aminoacidi, ferro, zinco, rame, rubidio, cromo, cumarine, ferulio, colina, betaina, sitosterolo, glicosidi triterpenici e numerosi acidi (folico, nicotinico, clorogenico, caffeico, linolenico).
Grazie alle sue proprietà, l’astragalo è un rimedio naturale utilizzato per combattere diverse problematiche. Innanzitutto è un immunostimolante, in grado di contrastare i virus che causano le tipiche malattie da raffreddamento, ma anche patologie più gravi come l’influenza aviaria e l’epatite B. Questa pianta è anche una grande alleata del fegato e può proteggerlo dai danni provocati da sostanze chimiche o tossiche. Non solo, può stimolare la rigenerazione degli epatociti e aiutare a fluidificare il sangue, riattivando le funzioni inibite dagli steroidi (ormoni steroidei e colesterolo).
L’astragalo, avendo proprietà adattogene, è consigliato per contrastare periodi di stress, affaticamento, astenia e nelle convalescenze. In questo ultimo caso, soprattutto se c’è stata una cura con antibiotici o farmaci pesanti, questo rimedio naturale aiuta a ridurre gli effetti tossici dei trattamenti. Infine, la pianta è indicata anche per sostenere la funzionalità del cuore e del sistema circolatorio.

Astragalo: usi e controindicazioni
L’astragalo è disponibile sotto forma di tintura madre, radice essiccata e polverizzata in capsule o compresse e in fiale. Per quanto riguarda il dosaggio, rispettate sempre quello che c’è scritto sulla confezione oppure chiedete consiglio all’erborista o al medico.
Per quanto riguarda le controindicazioni, questo rimedio naturale è solitamente ben tollerato. Nonostante tutto, in alcuni casi si sono registrati effetti collaterali come stanchezza, vertigini e leggero abbassamento della pressione. Pertanto, prima dell’assunzione, è sempre bene chiedere il parere del dottore. In gravidanza e nel periodo dell’allattamento non deve mai essere assunto.