Valter Spessa

Un parcheggio si trasforma in museo. Dal 24 agosto al 27 settembre la mostra “Tempi di Luce” c/c Europa Park, Piazza Europa a La Spezia.

Il messaggio trasversale e universale della disciplina zen approda in un parcheggio attraverso le opere di Valter Spessa. La mostra, curata dallo stesso autore e dalla direzione di Europa Park, esporrà circa 30 opere lungo un percorso espositivo allestito all’interno del parcheggio interrato che diventa così contenitore d’arte, un museo non tradizionale che, in un’ottica di sostenibilità, è davvero un’idea geniale. Beyond E_Park è il ‘marchio’ che connota le attività culturali che si sviluppano nel parcheggio.

Valter Spessa è un maestro zen che, circa 10 anni fa, acquistò una cascina a Cinaglio, nella campagna astigiana, trasformandola in monastero: Casa Mushin.

Valter inizia il suo percorso come monaco buddista per poi riprendere la sua antica passione, la pittura, creando una sorta di connessione tra la meditazione e l’arte del dipingere. Con la meditazione Valter ha abbandonato tutto e ha cercato sé stesso, allo stesso modo con la pittura che è un buon addestramento per lavorare dentro di sè.

Il suo monastero si presenta come un’associazione culturale “Profumo di Gelsomino” che propone la pratica e l’approfondimento della visione filosofica buddhista della scuola zen con l’obiettivo di aiutare le persone che soffrono a ritrovarsi e a stare meglio con sè stessi e con gli altri, contribuendo così a riportare un po’ di luce in questi nostri tempi così difficili. Per poter fare questo però, il monastero necessita di alcuni lavori di ristrutturazione. L’arte arriva in soccorso, perché il ricavato della mostra “Tempi di luce” sarà devoluto in beneficenza a Casa Mushin.

Valter Spessa è conosciuto col nome di Shonen Koji. Per il monaco-pittore dipingere è la vita. Shonen ama così ardentemente la natura che, alla pari della meditazione, diventa buona maestra di vita. Quando si trova davanti alla tela si chiude in sé stesso, come in una sorta di meditazione, e si apre al quadro, ai colori e alla natura. Della natura ne ferma il momento, la riproduce, attraverso la sua personalissima interpretazione e in tutte le sue stagioni. La pittura, per lui, è connettersi con l’universo tramite la luce e i colori. E, in questo modo, la tela, così come la meditazione, diventano i luoghi d’eccellenza della continuazione tra sé e l’universo.

L’arte diventa dunque un modo per sostenere buone cause e per avvicinarsi anche alla meditazione e al buddismo, sfruttando un parcheggio come luogo di cultura.