Murales Civitacampomarano
Foto di Marta Cordisco

Civitacampomarano: un paese che diventa museo.

Chi dice che il Molise non esiste?

Il Molise esiste eccome e possiede anche un festival di street-art in un piccolo paese di nome Civitampomarano che, peraltro, ha dato i natali a Vincenzo Cuoco.

Questo piccolo borgo di circa 300 anime ha subito un forte spopolamento causato da distacchi del costone (si inerpica infatti su un monte di tufo che ne mina le fondamenta) che, insieme ai terremoti e alla mancanza di lavoro, sono stati le cause del suo abbandono.

Il festival è chiamato “CVTà – Street Fest”, dal nome in dialetto del piccolo comune in provincia di Campobasso.

Si tratta di una rassegna che richiama ormai artisti da tutto il mondo, dove i muri del borgo fanno da tela a stupendi murales.

Il progetto nasce nel 2014 da una mail di Ylenia Carelli, Presidente della Pro Loco “Vincenzo Cuoco” di Civitacampomarano, ad Alice Pasquini, una delle poche esponenti femminili di street-art. Nella mail c’era un invito a fare tappa nel borgo molisano per dipingere i muri del centro storico ormai quasi completamente disabitato.

Alice Pasquini street-artist, illustratrice, visual-artist e scenografa romana vive a New York. L’arte di Alice nasce da un discorso ecologico oltre che ideologico. Per dipingere, non compra tele, ma fissa le sue idee sui muri perché essi hanno una storia, sono parte integrante di un luogo e traccia di quel particolare contesto. Per Alice, la fantasia nasce e si muove meglio laddove c’è una storia.

Alice ha una storia personale legata a questo borgo e galeotta fu la mail, perchè questa pura coincidenza l’ha riportata alle origini. In questo paesino, infatti, nacquero suo nonno e sua madre. I ricordi e la commozione l’hanno portata a diventare direttrice artistica del festival e a dare, insieme ad artisti di tutto il mondo, nuova genesi ai muri dalla pelle ferita.

I murales prendono spunto da foto d’epoca e dalle storie contadine e sono dipinti su vecchie porte e su case ormai vuote.

Queste splendide opere diventano il punto di partenza per una riscoperta e una valorizzazione del borgo con l’obiettivo di preservare il territorio e di farlo sopravvivere allo spopolamento.

Murales Molise esiste

Resistere senza abbandonare le proprie radici ma anche rinascere. Questo progetto, infatti, che ruota intorno all’arte contemporanea, si colloca nell’ambito di un progetto di sviluppo ancora più ampio che è l’HELP CIVITA, la campagna di raccolta fondi che ha come finalità il supporto per il recupero di edifici.

Il festival ormai coinvolge tutti gli abitanti ed è diventato orgoglio per i cittadini del piccolo comune.

L’edizione 2020 rischiava di saltare a causa del Covid, ma i civitesi si sono opposti. Tenaci nel mantenere il festival vivo, si sono rimboccati le maniche e hanno realizzato in loco le opere progettate a distanza dagli artisti. Da ogni continente, tramite tutorial, video-lezioni rivolte a bambini, adulti e anziani, sono arrivate le istruzioni degli artisti e, sotto la supervisione di Alice Pasquini, gli abitanti hanno fatto ancor più loro questo festival.

Si spera che quest’arte viva possa essere una strategia vincente per contrastare l’abbandono e il degrado. L’arte diventa uno strumento collettivo di resistenza. Civita non è più sola e l’arte può salvarla