
La pandemia raccontata attraverso la street art. L’artista marchigiano incanta con un’opera geniale.
Blu è un artista marchigiano di cui si ignora la reale identità, considerato dal The Guardian tra i migliori street artist al mondo.
Crede nelle lotte sociali, nella tutela dell’ambiente e degli animali. Con i suoi murales, densi di significato, vuol scuotere le coscienze sugli effetti dell’inquinamento e della cementificazione.
Sostiene il recupero urbano e, per questo, ha dato il suo contributo nell’ambito del festival “Draw the line“ con l’opera “La Pandemia”. Il festival, che si svolge nella città di Campobasso, è organizzato dall’associazione Malatesta che si occupa della promozione della cultura e dell’arte di strada, con l’obiettivo di riqualificare periferie e aree dimenticate della città. Lo scopo dell’arte è anche questo, come la stessa associazione racconta: “…non abbiamo cambiato il mondo ma un pezzo di città ha un sapore diverso”.
“La Pandemia” rappresenta dei panda giganti che si arrampicano e distruggono degli edifici.
Quest’opera ha diversi significati. Da un lato il panda, che è stato da sempre considerato un animale pacifico e tranquillo, è rappresentato nell’atto di distruggere. Quest’invasione intende far riflettere su un’umanità poco rispettosa nei confronti della natura. Dall’altro lato emerge un altro significato: questi animali in estinzione arrivano in città proprio durante la chiusura forzata degli uomini (lock-down) a simboleggiare la natura che riprende il suo potere.
Emerge ancora un altro significato: i panda rappresentano anche il virus che ha colpito tutto il mondo e che attacca l’architettura urbana, emblema dell’uomo. E infatti, non è l’uomo a cadere, ma le sue costruzioni e i suoi edifici. Si tratta dunque della rappresentazione della caduta della società contemporanea e delle sue certezze, di un cambiamento quasi radicale delle umane abitudini e del crollo delle mappe di pensiero. Questo murales raffigura il disorientamento e il senso di distruzione che l’uomo vive nell’era del coronavirus.
Le opere di Blu sono opere di denuncia: dalle disuguaglianze sociali ai sistemi politici corrotti, dal capitalismo cinico ai disastri ambientali, dalla guerra al mancato rispetto per l’ambiente che porterà al collasso del nostro Pianeta. I suoi murales contengono forti messaggi di protesta ma soprattutto invitano alla riflessione tramite un’arte che, come spiega l’artista, deve rimanere libera, gratuita e collettiva.