
Una tappa al giorno negli angoli nascosti della Puglia per scoprirla in modo sostenibile, rispettoso e positivo
“Positive Puglia” nasce con lo scopo di organizzare viaggi alla portata di tutti per scoprire la Puglia e comprende visite culturali, turismo lento ed esperienze umane autentiche. «La nostra idea di viaggio – si legge sul sito – è molto semplice: mostrarti la Puglia con l’entusiasmo e passione di una guida del posto, e farlo in modo sostenibile, rispettoso e positivo. Positivo per te stesso, positivo per l’ambiente e per la società. Ti accompagneremo negli angoli nascosti della Puglia, immutati e incantevoli, scopriremo le piccole realtà locali, per entrare in contatto con quel che ancora è intatto, per “abitare la tradizione”». Per gli spostamenti l’agenzia turistica si affida solo a mezzi eco-friendly, come il trasporto pubblico, le mini auto elettriche o le camminate a piedi. A mano a mano scopriremo tutte le tappe di questo viaggio della durata di 6 giorni.
Quarto giorno
Il quarto giorno si parte alla scoperta del paesaggio collinare della Valle d’Itria, conosciuta anche come Valle dei Trulli. Qui si possono visitare due dei più bei borghi d’Italia: le pittoresche Locorotondo e Cisternino oltre che la famosa Alberobello. A bordo delle comode Twizy si percorrono le strade di campagna, i frutteti e i muretti a secco fino a raggiungere i famosi trulli di Alberobello, dove si scoprono l’affascinante architettura e la storia dei Trulli. Infine si visita una piccola azienda agricola specializzata nella produzione di olio di oliva biologico, con la degustazione di diversi tipi di olio d’oliva locale.
Valle d’Itria
La Valle d’Itria è un’area nel cuore della Puglia fra le province di Bari, Brindisi e Taranto, conosciuta anche come Murgia dei Trulli, nella parte meridionale delle Murge e a nord dell’Alto Salento. Si tratta di una terra ancora autentica, di antichissime tradizioni e con un forte legame con l’ambiente naturale, che si riflette nell’enogastronomia locale: distese di ulivi a perdita d’occhio, mandorli, vigneti e frutteti fra cui spuntano le tantissime masserie, molte delle quali ancora abitate e spesso riconvertite in attività e strutture legate al turismo.
E poi i trulli, quelle abitazioni così particolari e caratteristiche della Valle d’Itria, che localmente sono chiamati casedde: ce ne sono circa 15 mila disseminati fra le cittadine imbiancate a calce di questa zona, così colma di tesori di arte e di cultura. Il nome Valle d’Itria deriva probabilmente dalla cappella della Madonna dell’Odegitria che si trova nella Chiesa dei Cappuccini a Martina Franca, dove un’antica effige testimonia il culto di origine bizantina introdotto all’inizio del 1000 dai monaci basiliani. La valle si chiamava infatti, “della Madonna dell’Odegitria”, ma con il tempo il toponimo è stato sintetizzato in Valle d’Itria e la Madonna che guida nel cammino si trova proprio ad un crocevia dove si avverte il passaggio della storia.
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