
Una tappa al giorno negli angoli nascosti della Puglia per scoprirla in modo sostenibile, rispettoso e positivo
“Positive Puglia” nasce con lo scopo di organizzare viaggi alla portata di tutti per scoprire la Puglia e comprende visite culturali, turismo lento ed esperienze umane autentiche. «La nostra idea di viaggio – si legge sul sito – è molto semplice: mostrarti la Puglia con l’entusiasmo e passione di una guida del posto, e farlo in modo sostenibile, rispettoso e positivo. Positivo per te stesso, positivo per l’ambiente e per la società. Ti accompagneremo negli angoli nascosti della Puglia, immutati e incantevoli, scopriremo le piccole realtà locali, per entrare in contatto con quel che ancora è intatto, per “abitare la tradizione”». Per gli spostamenti l’agenzia turistica si affida solo a mezzi eco-friendly, come il trasporto pubblico, le mini auto elettriche o le camminate a piedi. A mano a mano scopriremo tutte le tappe di questo viaggio della durata di 6 giorni.
Secondo giorno
Il secondo giorno si lascia Monopoli per spostarsi più a sud in Salento. Al mattino si raggiunge in treno Lecce. Appena arrivati in stazione si lasciano i bagagli in locker sicuri e ci si addentra nei vicoli del centro storico. Si visita la splendida città d’arte, tra palazzi, chiese baroccheggianti e resti dell’antica città romana. Si scoprono gli angoli più belli della città e si visita la famosa Basilica di Santa Croce e il Duomo. Dopo una visita guidata di circa 2 ore ci si concede una pausa nel capoluogo salentino prima di ripartire per Ostuni.
Nel primo pomeriggio si raggiunge Ostuni, la città bianca. Non appena arrivati, si fa una visita guidata in twizy, le comode minicar elettriche alimentate con energia 100% pulita e certificata. Ostuni è uno dei luoghi più belli della regione e si alloggerà per tre notti. Dopo il percorso in twizy, si fa il check-in nei nuovi alloggi per poi rivedersi in serata per scoprire i vicoli del centro medievale e la sua affascinante architettura.
Lecce
Città di rosoni, ghirigori di pietra, festoni, colonne tortili, archi, piazzette e vicoli inaspettati, la visita a Lecce può iniziare oltrepassando l’arco di Porta Napoli e addentrandosi nel centro storico percorrendo via Palmieri, costellata di palazzi nobiliari, che sfocia al cospetto di piazza Duomo. L’accesso da Porta Rudiae invece, offre la possibilità di abbandonare i basoli di via Libertini per infilarsi negli antichi e intricati bassi delle Giravolte, quartiere multietnico.
Carta, paglia, stracci, colla e malta, questi i materiali poveri che hanno dato vita alla carta pesta leccese, con cui si sono modellate molte statue di Madonne e santi tra il XVII e XVIII secolo. Oggi la lunga storia della produzione di cartapesta leccese è raccontata al Museo della cartapesta, nel Castello di Carlo V.
Soprannominata “la Firenze del sud”, Lecce è il capoluogo del Salento, a soli 12 km dal mare Adriatico. Dalle forti radici messapiche e chiamata Lupiae sotto il dominio romano, la città accoglie con il fasto del suo barocco che fa capolino nei portali dei palazzi e dalle facciate delle tantissime chiese che si snodano lungo le vie racchiuse dalle tre antiche porte di accesso alla città: Porta Rudiae, Porta San Biagio e Porta Napoli.
Denominatore comune dell’esuberanza barocca peculiare della città, è la pietra leccese, tanto morbida e friabile che i maestri scalpellini poterono realizzare ricami raffinatissimi che raggiungono l’apice della bellezza nella facciata della Basilica di Santa Croce per poi continuare nell’abbraccio sacro della spettacolare piazza Duomo dove svetta il campanile e si affacciano il vescovado e il bel palazzo del Seminario. Forza e imponenza invece, caratterizzano il suo castello riedificato per ordine di Carlo V su progetto di Gian Giacomo dell’Acaya mentre l’Anfiteatro Romano adiacente la centrale piazza Sant’Oronzo regala un suggestivo affaccio sulla storia che ha attraversato la città.
Ostuni
Pittoresca e tutta da scoprire, Ostuni – detta la città bianca – vanta un borgo medievale meraviglioso, ricco di stradine e abitazioni imbiancate con la calce in un dedalo che ricorda una casbah araba. Una passeggiata nella città vecchia, detta la “terra” per distinguerla dalla più recente “marina”, regala scorci pittoreschi tra vicoli, ripide scalinate, corti e piazzette su cui si affacciano case bianche impreziosite da gerani, botteghe artigiane, ristoranti tipici e negozietti.
Arroccata su tre colli, Ostuni sorge nella Valle d’Itria a 218 m sul livello del mare. Dista 42 km da Brindisi e 8 dalla costa adriatica su cui sventola la Bandiera Blu. La magia di Ostuni è legata alla caratteristica colorazione con pittura a calce del borgo antico, una pratica tutt’ora rigorosamente rispettata dai residenti. Al centro del borgo troneggia la quattrocentesca Cattedrale in stile romanico-gotico su cui spicca un grande rosone a 24 raggi di rara bellezza. Lungo via Cattedrale che divide in due il cuore medievale della città, si trova l’ex Monastero carmelitano sede del Museo delle civiltà preclassiche della Murgia Meridionale, dove è esposto il calco di Delia, una donna in gravidanza vissuta 25.000 anni fa.
In piazza Beato Giovanni Paolo II (piazzetta Cattedrale), si fronteggiano i settecenteschi edifici del Palazzo Vescovile e del vecchio Seminario, collegati dal suggestivo arco Scoppa. Al piano terra del Palazzo dell’Episcopio è situato il Museo Diocesano, che conserva ed espone lo straordinario patrimonio storico-artistico della Chiesa ostunese con capolavori di valenza internazionale. Chiese e dimore signorili si susseguono nella città vecchia cinta dalle mura aragonesi dove si aprono Porta Nova e Porta San Demetrio. L’agro di Ostuni invece, è costellato da masserie, molte delle quali trasformate in accoglienti agriturismi e resort di lusso. Tra le altre, Santa Caterina con l’alta torre ottagonale alla masseria fortificata, Lo Spagnulo e masseria Cappuccini con i suoi trulli.
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