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L’Aomori Heartbeat, una ciliegia giapponese, è stata battuta all’asta per un prezzo pari a 225 euro ad esemplare, è la più costosa del mondo

Che le ciliegie siano care, se ne sono resi conto in molti; nell’ultimo periodo ancora di più, poiché il rincaro generale dei prezzi le ha rese quasi un cibo di lusso. Se pensate che le ciliegie vendute nei supermercati italiani siano care, aspettate di conoscere il prezzo di quelle acquistabili in Giappone.

In questo Paese infatti, dopo un’asta dall’ampia partecipazione, una confezione da 15 ciliegie è stata venduta al prezzo di 450.000 yen, pari a 3.400 euro. Si tratta della varietà Aomori Heartbeat, in italiano “Battiti del cuore di Aomori“, una ciliegia apprezzatissima per il sapore dolce, coltivata proprio nella prefettura di Aomori. La ciliegia, che non a caso è la più ricercata del Paese, anche per le rigide regole di crescita a cui è sottoposta (deve avere una larghezza minima di 31 millimetri), ha un prezzo che si aggira attorno ai 225 euro l’una.

La notizia della vendita, che in poco tempo ha fatto il giro del modo, ha aumentato notevolmente la popolarità di questa varietà, tanto che i produttori stanno pensando di esportarla anche all’estero, facendone un prodotto di lusso. Yoshitaka Yokomachi presidente del mercato generale di Hachinohe, il più grande della regione, è convinto che le richieste per queste ciliegie aumenteranno, vista la scarsa disponibilità sul mercato. Ciò è vero, considerando la facilità con cui questi prodotti vengono battuti all’asta a prezzi inimmaginabili.

Perché sono così costose?

In realtà, in Giappone non sono solo le ciliegie ad avere prezzi altissimi. Quasi tutta la frutta è ritenuta infatti un bene pregiato da donare come forma di rispetto o di buona fortuna. Le norme che ne regolano la produzione inoltre, stabiliscono procedure serissime che aumentano di molto il costo dei prodotti. Personale esperto valuta minuziosamente la merce prodotta, che deve avere determinate caratteristiche di grandezza, colore e gusto. Il tutto sotto il controllo del Japan Agricultural Cooperative, l’organismo preposto al controllo della gestione e dei costi della frutta.

Non ci resta che attendere per scoprire se la ciliegia più costosa del mondo arriverà mai sulle tavole italiane.