Capodimonte, Lazio (Shutterstock.com)

Un viaggio ecosostenibile nel Lazio meno conosciuto dove ci si può spostare anche solo con i mezzi pubblici

Come annunciato nell’articolo “Alla scoperta dell’Italia sconosciuta con i mezzi pubblici? In Tuscia si può”, vi accompagneremo in Tuscia, nella Lazio meno conosciuta, alla scoperta degli etruschi, che proprio in questa parte d’Italia vissero fino al IV secolo a.C. La particolarità di questa zona è dettata dal fatto che non esiste il turismo di massa e quindi si può trascorrere non solo una vacanza tranquilla, ma anche sostenibile, dal momento che tra le altre cose è possibile muoversi anche solo utilizzando i mezzi pubblici. L’ottava tappa di questo tour è Capodimonte.

Capodimonte

Capodimonte, situata sul pittoresco promontorio che si protende verso il lago, è un incantevole centro turistico del lago di Bolsena. Sorge a 334 metri s.l.m., su una piccola pittoresca penisola della riva sud occidentale e dista 25 km a nordovest dal capoluogo Viterbo. Storicamente Capodimonte è l’erede dell’antica Vesentum, importante città umbra etrusca, la cui vasta necropoli ha portato alla luce numerosi reperti archeologici, alcuni dei quali ritenuti veri tesori d’arte dell’età neolitica – villanoviana, etrusca e romana, attualmente esposti nei musei di Roma, Firenze e Viterbo.

Distrutta nel 280 a.C., fu rifondata la romana Visentium che divenne in breve municipio e diocesi fin dai primi tempi del cristianesimo. Distrutta nuovamente dai longobardi a metà del secolo VIII, la sua popolazione si disperse. Parte di questa trovò rifugio ad est sul promontorio e costituì il primo nucleo di Capodimonte, che divenne parrocchia nel 1102. Un altro gruppo invece, preferì ricostruire sulle macerie, creando il Castello medioevale di Bisenzio. Capodimonte fu poi sottomessa ai signori di Bisenzio nel secolo XI, al Comune di Orvieto nel XIII, alla sede Vescovile di Montefiascone nel 1369, alla Signoria Farnese del Ducato di Castro nel 1385 e alla Chiesa dal 1649 fino all’avvento del Regno d’Italia nel 1870.

Luoghi d’interesse

Capodimonte, oltre alla bellezza ambientale, offre interessanti luoghi da visitare, come l’isola Bisentina (visita guidata in motoscafo con partenza e arrivo al porto) e il Parco archeologico di Monte Bisenzo. Al centro culturale “Vittorio Fanelli”, è possibile ammirare la piroga monoxile risalente al Paleolitico, ritrovata a metà degli anni ‘80. Da visitare anche il Museo storico e religioso in via della Rocca e il Presepe subacqueo adiacente ai giardinetti della stessa via. Ma il vero gioiello di Capodimonte è la cinquecentesca imponente “Rocca” Farnese, a pianta ottagonale.

I Farnese lasciarono tracce indelebili ovunque nel territorio del Ducato e nel Cinquecento fecero edificare, per opera di Antonio da Sangallo il Giovane, l’imponente mole ottagonale chiamata Rocca, su una precedente costruzione dei Signori di Bisenzio. Il palazzo divenne la loro sede preferita, nonché luogo ambito. Numerosi pontefici, sovrani, artisti e politici, sia italiani che stranieri infatti, vi soggiornarono decantandone la magnificenza. Sorsero poi altri monumenti: in posizione panoramica, quasi a ridosso della Rocca, c’è la Chiesa Collegiata di S. Maria Assunta, dove si venera l’immagine della “Madonna delle Grazie”, attribuita al valente pittore napoletano Sebastiano Conca e nella graziosa piccola piazza alla sua destra, il Palazzo Borghese, attualmente sede comunale e il palazzo Puniatowski del Valadier.