
L’acerola possiede grandi quantità di vitamina C, tanto che viene considerata una vera e propria fonte naturale: usi e controindicazioni.
Considerata una fonte naturale di vitamina C, circa quindici volte superiore a quello del kiwi e 20 volte a quello del succo d’arancia, l’acerola è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Contiene anche buoni quantitativi di provitamina A, di vitamine del gruppo B, di bioflavonoidi e tannini. Tra i sali minerali troviamo calcio, ferro e magnesio.
Impiegata per lo più nella creazione di integratori alimentari, è consigliata per infezioni del tratto respiratorio, per combattere stati influenzali, oppure in caso di convalescenza, astenia e carenze vitaminiche. Come se non bastasse, ha spiccate proprietà antiossidanti, inattivando i radicali liberi, ed è indicata per alzare le difese immunitarie in modo naturale.
Il succo estratto dall’acerola viene utilizzato per il trattamento di diarrea, dissenteria, disturbi epatici e mal di gola. E’ bene sottolineare che, al momento, le ricerche scientifiche non hanno né approvato e né tantomeno supportato le proprietà di questa pianta.

Acerola: usi e controindicazioni
Per quanto riguarda gli usi, l’acerola si può acquistare sotto forma di capsule o compresse di estratto secco del frutto nebulizzato e titolato in vitamina C. La dose giornaliera va da 5 a 7 mg per chilogrammo di peso corporeo, da assumere due volte al giorno, possibilmente lontano dai pasti. Nei Paesi dove cresce spontaneamente, molti la gustano fresca, in succhi, puree, gelati e granite molto prelibate. In Russia, addirittura, esiste una gustosissima vodka ottenuta da questa pianta.
L’acerola non presenta particolari controindicazioni, a meno che non si abbia qualche ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Inoltre, è bene fare attenzione quando si utilizzano disinfettanti idrochinonici perché la vitamina C ad alte dosi – l’acerola ne è ricca – contrasta l’attività disinfettante. Infine, la sua assunzione è sconsigliata a quanti soffrono di calcoli renali e acidità gastrica.