
Al Museo Barracco è possibile, fino al 20 febbraio, visitare la domus romana sotterranea che riapre dopo 20 anni, con una novità. Sia nelle sale che nella domus è stato allestito un innovativo sistema tecnologico chiamato Li-Fi.
A Roma, in pieno centro storico, si trova il Museo Barracco che, dal 6 gennaio, ha riaperto le visite alla domus romana sotterranea risalente al IV sec. a.C. Questa fu rinvenuta nel 1899 durante i lavori di demolizione di una parte dell’edificio per la costruzione della strada. Si tratta di un peristilio con colonne e resti di pavimento in marmo che oggi si trovano a circa 4 m dal livello della strada.
Dopo oltre 20 anni, dunque, fino al 20 febbraio p.v., presso il Museo di Scultura Antica sarà possibile accedere a questa chicca. La novità è che sia nelle sale che nella domus è stato allestito un innovativo sistema tecnologico: Li-Fi.
Li-Fi (acronimo di Light Fidelity) indica una tecnologia senza fili che consente il trasferimento di dati attraverso la luce. Nel caso specifico del museo, è possibile inviare informazioni e immagini – ma anche tracce audio per non vedenti – in modalità wireless, da appositi faretti LED a dispositivi mobili con fotocamera dopo aver scaricato l’applicazione. Per l’approfondimento basterà posizionare lo smartphone sotto la luce del faro LED.
Queste novità permetteranno di scoprire questo piccolo museo, nato nel 1902 a seguito di una donazione al comune di Roma da parte del barone a cui è intitolato, Giovanni Barracco, collezionista di oggetti mediorientali antichi, oltre a quelli dei più vicini etruschi, greci, romani, italici e ai più recenti manufatti medievali.
Dove
Corso Vittorio Emanuele 166/A – Roma
Quando
Dal 6 gennaio al 20 febbraio 2022
Informazioni