email inquinano

Le email sono oggi all’ordine del giorno ed i loro vantaggi, numerosissimi, neanche si riescono a contare. Ma non tutti sanno che, tra i “contro”, inquinano. Una mail arriva a rilasciare circa 19 grammi di Co2 in aria, che moltiplicati per le miliardi di mail inviate in giro per il globo, fanno una cifra che toglie il fiato. Letteralmente

Comode e rapide. Un mezzo, figlio dell’era digitale, che porta molti vantaggi prima impensabili. E giustamente se ne fa un grande uso quotidiano. Ma, per tutte le cose, esiste anche una zona d’ombra, di cui non sempre si sente parlare: le email inquinano.

Quanto inquinano?

Sì, esatto, le mail rilasciano Co2. Ed uno studio dell’Agenzia francese per l’ambiente ed il controllo energetico (Ademe), nonostante le difficoltà nel calcolo, ci fa sapere anche quanto: circa 19 grammi per un singolo messaggio di un megabyte. Un numero che, preso singolarmente, non fa crucciare particolarmente. Tuttavia, se consideriamo che in media nel mondo si inviano, ogni giorno, circa 190 miliardi di mail (dati di Radicati Group), ecco che la cosa si fa preoccupante. Per fare un altro esempio pratico, si consideri che un’auto immatricolata in Europa produce in media 140 grammi di Co2 a chilometro percorso, ergo l’equivalente di otto mail “leggere”.

Le cause

Il rilascio di inquinamento è causato dal consumo energetico del computer di invio e di quello dei server che instradano la posta elettronica nel traffico virtuale, e varia in base alla pesantezza della mail: più questa pesa più produce Co2, in quanto diventa maggiore il tempo di lettura. Anche immagazzinare e-mail all’interno dei data center in giro per il mondo comporta un consumo di energia abnorme. Quest’ultima è infatti necessaria per alimentare e raffreddare i server, senza i quali tutto il sistema cadrebbe. E più avanti si procede e più la questione si inasprisce: dai 46.600 gigabyte richiesti nel 2017, ora le tecnologie d’immagazzinaggio dietro lo scambio di mail potrebbero desiderarne anche più di 150.000, e quindi molta più energia consumata.

Come comportarsi

Come fare per tamponare il fenomeno? Cercare di ridurre, per esempio, i contenuti di spam: anche se questi, presi nelle loro versioni “corte”, rilasciano appena 0,3 grammi (ma nei casi di mail pesanti pure 50 grammi, decisamente non pochi), va detto che costituiscono, dei 190 miliardi di messaggi prima enunciati, l’80%. E poi, se possibile, prediligere il dialogo persona-persona.

Nella speranza di una riduzione d’impatto ambientale in questo campo, ciò che possiamo fare è cercare di comportarci in modo responsabile, alla stessa maniera delle altre forme d’inquinamento.